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Motus-e

Perché dobbiamo rendere l’ecobonus auto strutturale. Parla Naso (Motus-E)

L’ecobonus auto potrebbe esaurirsi già a settembre. Cosa accadrà dopo? Fatti, numeri e auspici nell’intervista a Francesco Naso, segretario generale di Motus-E

“L’ecobonus per le auto elettriche deve essere reso strutturale se vogliamo far crescere realmente l’industria di settore, se vogliamo sviluppare la filiera”. A dirlo, ad Energia Oltre, è Francesco Naso, neo segretario generale di Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.

Motus-E, in questi mesi, ha più volte lanciato l’allarme: i bonus che incentivano l’acquisto delle auto alla spina potrebbero finire prima del previsto, già a settembre. Il ritmo di utilizzo è di “10 milioni di euro a settimana”, spiega Naso, auspicando un intervento del Governo a lungo termine. Andiamo per gradi.

I NUMERI DI SETTORE

Partiamo dalle immatricolazioni. Nei primi sei mesi del 2021 le immatricolazioni PEV, ovvero delle auto alla spina Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV (auto elettriche a batteria) e PHEV (ibride plug-in), hanno raggiunto le 67.000 unità, superando le immatricolazioni totali di tutto l’anno 2020 (59.000).

IL SUCCESSO DELL’ECOBONUS

Numeri, quelli sopra, che testimoniano il successo dell’ecobonus. “Gli incentivi hanno supportato l’acquisto di 77 mila auto 0-20 g/km di Co2, ovvero full electric”, spiega Naso. “Sono numeri buoni, ma c’è ancora tanto da fare per spingere la mobilità ad elettrica”.

ECOBONUS VERSO ESAURIMENTO

E qualcosa si dovrebbe fare, secondo Motus-E, proprio a partire dall’ecobonus. “Il ritmo di utilizzo è di 10 milioni di euro a settimana, le risorse potrebbero esaurirsi già entro settembre”, spiega Naso. “Auspichiamo l’arrivo di nuovi fondi, perché incentivare l’acquisto non significa solo aiutare il singolo cittadino o spingere la vendita da parte di una casa auto o di una concessionaria, significa smuovere l’economia di settore, significa creare mercato ed industria, anche su segmenti auto A e B, i più venduti in Italia”.

MOTUS-E: PER LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA SERVE RENDERE ECOBONUS STRUTTURALE

Ed è per questo che Motus-E spera che la misura venga resa strutturale. “Al momento, non solo non sappiamo cosa succede per il 2021, una volta finiti i fondi, ma non c’è un programma nemmeno per il post 2021. Quali saranno le misure, se ci saranno, che incentiveranno l’auto elettrica? Bisognerebbe rendere l’ecobonus strutturale, prevedendo fin da ora anche la diminuzione e la progressiva scomparsa degli incentivi, magari al raggiungimento di alcuni target ed obiettivi”, ha detto Francesco Naso ad Energia Oltre.

PRENOTAZIONI-IMMATRICOLAZIONI

Guardando al 2021 c’è anche un’altra questione che il Governo dovrebbe risolvere: l’eventuale prenotazione della vettura entro il 2021 con possibile immatricolazione nel 2022. “Quando si acquista un’auto, infatti, questa può arrivare anche 5 mesi dopo, ma l’ecobonus non prevede la consegna dopo il 31 dicembre 2021. Serve una norma primaria per risolvere il problema, altrimenti molti acquirenti si troveranno scoperti da incentivo”.

IL CAMBIO DI PARADIGMA

E non solo. “In tutto questo – ha aggiunto il segretario generale di Motus-E – dobbiamo tener presente che siamo nel pieno di un cambio di paradigma. Saranno sempre meno le auto di proprietà, mentre sarà sempre più gettonata la formula del noleggio e dello sharing”.

 

 

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