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Perché Forza Italia (ri)propone l’Agenzia per il nucleare

Un emendamento al Dl Energia presentato dal responsabile energia di Forza Italia Squeri propone di trasformare l’Istituto per la sicurezza nucleare in una Autorità per occuparsi delle nuove autorizzazioni

Si riavvicina il ritorno del nucleare in Italia? L’intenzione del governo c’è da tempo, basta leggere le dichiarazioni del numero uno della Lega Matteo Salvini (“la costruirei alle porte di Milano”) o del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha più volte ribadito l’attenzione del nostro paese alle tecnologie di IV generazione e ai small modular reactor. La prima mossa potrebbe concretizzarsi con un emendamento proposto dal deputato e responsabile del Dipartimento energia di Forza Italia, Luca Squeri, primo firmatario di un emendamento al Dl Energia che propone di trasformare l’Istituto per la sicurezza nucleare in Autorità, con il compito di occuparsi delle nuove autorizzazioni.

SQUERI (FI): SERVE RITORNO AGENZIA PER IL NUCLEARE

“Senza l’apporto dell’energia nucleare non riusciremo mai a centrare l’obiettivo europeo della decarbonizzazione al 2050. È a partire da questa considerazione che Forza Italia sostiene, con pragmatismo, la necessità di rilanciare il nucleare nel nostro Paese. Da qui la proposta di modifica al Dl Energia per concretizzare il rilancio di questa fonte. Sono fiducioso che il governo ci sostenga – ha detto Squeri -. Era stato il presidente Berlusconi a dare vita all’Agenzia per il nucleare poi cancellata da Monti. Abbiamo bisogno di un’Autorità che si occupi di autorizzazioni e certifichi tutto il processo. Siamo convinti che l’Italia sia pronta per questo passaggio, l’opinione pubblica sul nucleare è cambiata”.

BONELLI (AVS): ESCAMOTAGE DI FI PER REINTRODURLO A SPESE ITALIANI. IGNORANO ALTI COSTI E REFERENDUM

Naturalmente non mancano le critiche alla proposta. La prima è arrivata dal co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli:“Forza Italia propone di reintrodurre il nucleare, assegnando all’ISIN l’autorità per autorizzare centrali e reattori nucleari. Questa decisione è arretrata e ignora il futuro e la modernizzazione energetica dell’Italia. Il nucleare, infatti, è una scelta che impone costi elevati a carico di famiglie, imprese e Stato. Richiede ingenti investimenti pubblici e lunghi tempi di realizzazione, come evidenziato dalla centrale di Flamanville in Normandia e Hinkley Point nel Regno Unito, dove il costo del MWh è esorbitantemente alto. Tali costi, insostenibili, graveranno sulle famiglie e sulle imprese italiane. Perché Forza Italia vuole imporre questo fardello agli italiani? Perché persistere in un modello energetico che sottrae risorse allo Stato? La proposta Squeri, con un emendamento al DL Energia, che prevede il ritorno al nucleare affidando le funzioni di autorizzazione all’ISIN, è priva dell’obiettivo che il governo dovrebbe darsi ovvero quello di un piano energetico chiaro e definito – ha proseguito Bonelli -. Forza Italia ci vuole dire quanti gigawatt di nucleare vuole realizzare in questo paese? Da chi lo vuole far realizzare? In Francia il nucleare e’ finanziato dallo Stato. Dicono menzogne su menzogne quando affermano che il nucleare di oggi è migliore di quello di ieri: il nucleare è sempre quello da fissione, presenta i problemi che non sono ancora risolti come la gestione delle scorie radioattive a tal punto che ancora oggi, dopo oltre quarant’anni, non sappiamo dove mettere le scorie radioattive di Trino Vercellese, Caorso, Latina e Garigliano. L’emendamento di Forza Italia è uno schiaffo ai due referendum che hanno già espresso la volontà popolare contro il nucleare. Perché insistere su una strada costosa, inefficiente e ormai superata e non puntare sulle rinnovabili? Una risposta l’abbiamo: sole e vento sono fonti energetiche gratuite.”

M5S: FORZA ITALIA CI RIPORTA AL 1994

“Non ci si può distrarre un attimo con Forza Italia, che si torna subito al 1994. Far passare cose empie alla chetichella è sempre stata la specialità della casa degli azzurri, sin dalla discesa in campo di Berlusconi trent’anni fa. E anche questa volta sul nucleare non si sono fatti sfuggire l’occasione, con il tentativo di assegnare all’ISIN la possibilità di autorizzare nuovi reattori nucleari. Per i quali, tra iter autorizzativi e costruzione, servono almeno tre decenni di iter, ammesso che il cosiddetto “nucleare di ultima generazione” veda mai la luce. Ci chiediamo: ma il referendum del 2011, quando a palazzo Chigi c’era proprio il fondatore di Forza Italia, non ha insegnato nulla? Per quale motivo bisogna propinare agli italiani la strada più costosa e impattante sul fronte energetico? I cittadini del Belpaese si sono già espressi in ben due campagne referendarie sull’argomento, e in modo molto netto. Purtroppo ormai non ci sorprende più nulla: il Centrodestra che mira al ritorno del nucleare a fissione è lo stesso che sostiene un governo che, nell’ultimo dl Energia, tassa a man bassa le rinnovabili per finanziare la decarbonizzazione. Un corto circuito logico più che politico, figlio di un ministro – Pichetto Fratin – sul quale ormai in maggioranza c’è una fiducia ai minimi termini e di un partito – Forza Italia – che pur di dare cenno della propria esistenza tira fuori ricette energetiche del secolo passato. Lor signori quando si accorgeranno che nel terzo millennio ci siamo già da 24 anni?”. Così in una nota i deputati M5s in commissione Attività Produttive Emma Pavanelli, Chiara Appendino e Enrico Cappelletti.

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