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Bitcoin

Perché i minatori di Bitcoin stanno passando alle energie rinnovabili

Il Congresso USA sta cercando di contrastare i minatori che utilizzano fonti tradizionali di combustibile a base di carbonio. New York è arrivata addirittura a vietare il mining di criptovalute che utilizza le fonti energetiche tradizionali

Il Bitcoin negli ultimi tempi è salito più volte agli onori della cronaca, dal recente halving alle oltre 30 banche che hanno avviato il proprio Bitcoin ETF. Anche i minatori di criptovalute hanno fatto notizia, acquistando vecchi immobili ed edifici industriali in tutta l’America per trasformarli in enormi super-centri minerari. Tra questi figurano alcuni dei più grandi nomi del settore.

Alcuni dirigenti delle maggiori aziende del settore del mining di criptovalute si sono riuniti per formare una nuova società, con l’ambizioso obiettivo di cambiare per sempre il modo in cui la criptovaluta viene coniata.

LA SOCIETÀ GRYPHON DIGITAL MINING

La società Gryphon Digital Mining – scrive Tom Kool su Oilprice – è uno dei pochi minatori di Bitcoin al mondo che funziona al 100% con energia rinnovabile. “Gryphon è un pioniere nel campo del mining di bitcoin a zero emissioni, con un’impronta di carbonio limitata grazie al suo utilizzo ormai esclusivo di energia rinnovabile”, ha dichiarato Adam Hearne, CEO di CarbonChain, una società di software in grado di misurare l’impronta di carbonio di un’azienda.

Gryphon Digital Mining collabora ogni anno con CarbonChain per raggiungere questo obiettivo. Lo scorso anno l’azienda ha utilizzato oltre il 98% di energia rinnovabile per le proprie attività, e quest’anno ha raggiunto la piena capacità. Questo approccio energetico alternativo potrebbe differenziare Gryphon dai suoi concorrenti, dal momento che gli esperti prevedono che sopravvivranno solo i minatori più efficienti. “È la morte dei minatori sporchi”, ha detto di recente in un’intervista a Bloomberg BNN Rob Chang, CEO di Gryphon Digital Mining.

L’OBIETTIVO DEL CONGRESSO USA SUI MINATORI DI BITCOIN

Questa non è un’esagerazione da parte di un CEO emergente: il Congresso USA sta cercando di contrastare i minatori che utilizzano fonti tradizionali di combustibile a base di carbonio. New York è arrivata addirittura a vietare il mining di criptovalute che utilizza le fonti energetiche tradizionali. Alimentando i propri centri minerari esclusivamente con fonti rinnovabili, Gryphon riesce ad eludere un significativo problema normativo che attualmente affligge la criptovaluta.

Utilizzando l’energia di una gigantesca diga idroelettrica lungo il fiume Lawrence a New York, Gryphon Digital Mining è uno dei minatori di bitcoin più puliti al mondo. Le sue operazioni di mining digitale sono al 100% a zero emissioni di carbonio, e ciò conferisce a Gryphon Digital un netto vantaggio rispetto ai concorrenti. Grazie alla strategia di energia rinnovabile, la società nel 2023 ha estratto bitcoin per soli 18.217 dollari/BTC. A confronto, Bitcoin non si è avvicinata ai 18.000 dollari in 18 mesi.

L’IMPORTANZA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA

Tuttavia, l’efficienza energetica è ciò che distingue chi sopravvivrà e prospererà dopo l’halving. E, secondo gli esperti, molti non sopravvivranno. “Questo funge da ottimo filtro, distinguendo tra minatori efficienti e redditizi e minatori meno abili”, ha affermato nel febbraio scorso Raphael Zagury, chief investment officer di Swan Bitcoin, una società di servizi finanziari focalizzata su Bitcoin.

Le circa 9.000 macchine minerarie di Gryphon sono attive 24 ore su 24, e lo scorso anno l’azienda ha registrato entrate per 21 milioni di dollari. Con oltre 31 banche che investono in Bitcoin e creano ETF – inclusa Blackrock, il maggiore gestore di asset finanziari al mondo – è molto probabile che la domanda presto inizierà a superare l’offerta.

LE PREVISIONI SULL’OFFERTA DI BITCOIN

Nei prossimi 9 mesi gli esperti prevedono una sorta di shock nell’offerta di Bitcoin: principalmente perché ogni giorno entrano sempre meno Bitcoin nel mercato. Attualmente, in media, ogni giorno entrano nel mercato circa 450 nuovi Bitcoin. Con oltre 30 banche in competizione per un’offerta così limitata, Gryphon Digital Mining potrebbe avere presto una lunga serie di clienti. “Speriamo che altri adottino il nostro approccio”, ha commentato Chang.

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