I tagli al fondo per il clima riguarderanno anche un sostegno di 5,5 miliardi di euro previsto per alleviare i consumatori dalle tariffe di rete per l’elettricità, che il prossimo anno non saranno più erogati
Il mese scorso la Corte costituzionale ha rafforzato il cosiddetto “freno al debito” previsto costituzionalmente in Germania, limitando il debito aggiuntivo che può essere giustificato da una “situazione di emergenza” per la spesa, avvenuta nell’anno, legata all’emergenza. Il governo tedesco ha quindi imposto un taglio di 60 miliardi di euro al “fondo per il clima e la trasformazione” (KTF), che dovrebbe finanziare gli investimenti per la protezione del clima e i sussidi industriali, ad esempio per la produzione di chip.
“Alla luce della sentenza – ha dichiarato nei giorni scorsi il cancelliere tedesco, Olaf Scholz – nelle ultime settimane abbiamo ridefinito le priorità del bilancio all’interno del governo”.
IL TAGLIO AL FONDO PER IL CLIMA
Dal KTF – che non fa parte del bilancio regolare – verranno tagliati 12 miliardi di euro di spesa nel 2024, e un totale di 45 miliardi di euro negli anni fino al 2027. Il volume rimanente del fondo sarebbe di 160 miliardi di euro per gli anni dal 2024 al 2027, e quindi ancora “molto alto”, ha detto Scholz.
Il ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck, ha affermato che “l’obiettivo sarà raggiunto, tra l’altro, riducendo i sussidi previsti per l’industria solare ed eliminando gradualmente i bonus per i consumatori che acquisteranno un’auto elettrica prima del previsto. Ciò mi addolora – ha spiegato Habeck – ma è il prezzo per il mantenimento delle componenti centrali, i pilastri della KTF, lo sviluppo dell’economia dell’idrogeno, la decarbonizzazione dell’industria, e i programmi di sostegno dei cittadini”.
L’IMPATTO SUI PREZZI DELL’ENERGIA
I tagli riguarderanno anche un sostegno di 5,5 miliardi di euro previsto per alleviare i consumatori dalle tariffe di rete per l’elettricità, che il prossimo anno non saranno più erogati. Secondo gli operatori di rete, ciò comporterà un aumento dei prezzi dell’elettricità per i consumatori in media di 3 cent/kWh.
Intervistato dal quotidiano tedesco Handelsblatt, sul tema dell’aumento del prezzo della CO2 – che comporterà degli aumenti dei prezzi dell’energia per i cittadini – Habeck ha spiegato che “restituiremo i soldi. Come Stato, ci facciamo carico della tassa sull’EEG (Erneuerbare Energien Gesetz, la legge sulle energie rinnovabili) e alleggeriremo l’onere sui cittadini con oltre 10 miliardi di euro di prezzi dell’elettricità. Quasi tutto il reddito derivante dal prezzo della CO2 ritornerà alle persone”.
LA PROMESSA DEL MINISTRO HABECK SUL CLIMA
Per il ministro, “in realtà si tratta di soldi per il clima attraverso il prezzo dell’elettricità. Gli aumenti del prezzo della CO2 corrispondono al piano della grande coalizione, ma l’Unione e l’SPD nel precedente governo di Grande Coalizione non avevano previsto nessun denaro per il clima”. Habeck ha aggiunto che i tagli alla fine saranno inferiori: “abbiamo colmato parte del divario attraverso altri canali di finanziamento, quindi le misure di risparmio reale sono inferiori”.
Parlando grandi progetti, Habeck ha ricordato che lo scorso anno nel Fondo per il clima sono stati rinviati due nuovi grandi progetti, il rinnovamento delle ferrovie e la promozione dell’industria dei chip. “Ora finanziamo i circa 13 miliardi di euro destinati alle ferrovie in modo diverso, attraverso il capitale proprio e la vendita di altri investimenti statali”. Poi, alla fine dell’intervista, la promessa: “in futuro, il KTF riceverà nuovamente dei sussidi dal bilancio”.