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Gas Europa

Perché il mercato europeo del GNL resterà statico almeno fino al 2024

Per gli analisti “la nuova capacità di liquefazione limitata fino al 2025, unita al balzo della domanda europea, comporterà il persistere dell’attuale regime di prezzi più alti e più volatili per i prossimi 2 o 3 anni”

In questo decennio sul mercato arriveranno grandi volumi di GNL, ma nessuna delle enormi capacità di esportazione attualmente in costruzione farà in tempo ad alleviare il difficile mercato del gas europeo nel 2023 o nel 2024. Gli Stati Uniti e il Qatar – i primi esportatori di GNL – dopo il 2025 avranno molte nuove capacità, alleviando la potenziale crisi dell’offerta, ma non riusciranno ad aiutare l’Europa con nuove forniture di gas né per il prossimo inverno, né per quello successivo.

IL MERCATO DEL GNL IN EUROPA ALLO STATO ATTUALE

La distruzione della domanda a causa dei prezzi elevati potrebbe ridurre il consumo di GNL a breve termine sia in Europa che in Asia. Anche in uno scenario di domanda più debole, però, l’Europa avrà bisogno di molto GNL per sostituire tutto il gas russo che avrà perso alla fine di questo inverno e per accumulare scorte adeguate in vista dell’inverno 2023/2024.

Il problema è che, fino al 2025, non ci sarà molta fornitura di GNL su larga scala proveniente dagli Stati Uniti o dal Qatar. Ci attendono quindi almeno due anni di un mercato globale di GNL molto ristretto, durante il quale l’Europa faticherà per importare un volume sempre maggiore di gas non russo. I prezzi elevati potrebbero durare per altri due anni.

Nel frattempo, l’Europa sta facendo progressi nella creazione di unità galleggianti di rigassificazione e stoccaggio (FSRU) per importare più GNL, e gli sviluppatori stanno utilizzando più piattaforme galleggianti di GNL (FLNG) per esportare il gas. Le strutture galleggianti, però, hanno capacità inferiori rispetto agli enormi terminal a terra che i principali esportatori di GNL stanno costruendo in questo momento.

GLI ENORMI PROGETTI GNL IN USA PRONTI DOPO IL 2024

Negli Stati Uniti sono attualmente in costruzione tre progetti: Golden Pass LNG, Plaquemines LNG e Corpus Christi Stage 3. Una volta completati – ha affermato l’EIA a settembre – entro il 2025 aumenteranno la capacità massima di esportazione di GNL degli Stati Uniti fino a 5,7 miliardi di piedi cubi al giorno (Bcf/d). La capacità massima di esportazione del maggiore esportatore mondiale – che invia circa il 70% del suo GNL in Europa – raggiungerà quindi quasi i 20 Bcf/d entro il 2025, rispetto agli attuali 14 Bcf/d. Gli USA attualmente stanno esportando circa 11 Bcf/d, con il terminal Freeport LNG che è fuori servizio dal giugno scorso.

Il Plaquemines LNG da 13,2 miliardi di dollari di Venture Global ha raggiunto la decisione finale di investimento a maggio ed è stato il primo progetto situato negli States a raggiungere la chiusura finanziaria dall’impianto Calcasieu Pass di Venture Global dell’agosto 2019. Venture Global ha già pronti degli accordi di vendite e acquisti ventennali per l’80% dell’intero progetto da 20.0 MTPA.

QatarEnergy ed ExxonMobil, gli sviluppatori del Golden Pass LNG a Sabine Pass, in Texas, il mese scorso hanno dichiarato che il nuovo impianto di esportazione di GNL dovrebbe essere operativo nel 2024. Le società hanno annunciato di aver accettato di commercializzare in modo indipendente il GNL prodotto dalla loro joint venture. ExxonMobil avrà i diritti esclusivi per commercializzare il 30% dei volumi di Golden Pass LNG, mentre QatarEnergy Trading commercializzerà il restante 70%.

Cheniere Energy, il principale esportatore di GNL negli Stati Uniti, a giugno ha presentato una FID (decisione finale di investimento) per il progetto Corpus Christi Stage 3, che dovrebbe “fornire i volumi tanto necessari al mercato globale del GNL entro la fine del 2025”, ha spiegato Jack Fusco, presidente e CEO di Cheniere.

Anche altri progetti potrebbero ricevere una FID positiva nei prossimi mesi, considerando gli alti prezzi all’esportazione e le aspettative di una continua domanda di GNL in Europa, che sta cercando di abbandonare il gas russo entro il 2027.

La corsa alla fornitura di GNL potrebbe dar vita ad una seconda ondata di progetti di GNL negli Stati Uniti, ma la nuova fornitura richiederà tempo per svilupparsi, secondo Kateryna Filippenko, principal analyst global gas supply di Wood Mackenzie. Gran parte di questa nuova fornitura, però, probabilmente arriverà solo dopo il 2026.

Fino a circa il 2026, ha osservato Filippenko, “l’Europa dovrà competere con l’Asia per soddisfare la domanda di GNL, proprio come sta avvenendo ora. La concorrenza tra Europa e Asia per il GNL sarà intensa fin quando non arriverà una nuova ondata di offerta, dopo il 2026. Fino ad allora i prezzi rimarranno inevitabilmente elevati”.

IL MEGA PROGETTO DI ESPANSIONE DI GNL IN QATAR

In Qatar, il più grande progetto di espansione di GNL al mondo dovrebbe iniziare la produzione solo nel quarto trimestre del 2025. Fino ad allora i contratti globali di GNL a lungo termine prima del 2026 sono esauriti, secondo il principale importatore giapponese.

In un’analisi della scorsa settimana, la società di consulenza londinese Timera Energy ha detto che la risposta dell’offerta globale di GNL a breve termine è debole, ma i prezzi record stanno innescando investimenti in nuovi progetti di fornitura: “la sfida è che i tempi medi di realizzazione del progetto sono di circa 5 anni”.

La nuova offerta il prossimo anno e nel 2024 è molto limitata, riflettendo la pausa delle FID alla fine dell’ultimo decennio in un contesto di prezzi più bassi, oltre ai venti contrari generali per gli investimenti in conto capitale in progetti di combustibili fossili. “La nuova capacità di liquefazione limitata fino al 2025, unita al balzo della domanda europea, comporterà il persistere dell’attuale regime di prezzi più alti e più volatili per i prossimi 2 o 3 anni”, ha affermato Timera Energy.

I progetti statunitensi e del Qatar porteranno un sostanziale aumento della nuova offerta nel 2025-2026. Tuttavia, le dinamiche del mercato del GNL dal 2025 dipenderanno fortemente dall’evoluzione della domanda globale di GNL nel frattempo, ha osservato la società di consulenza.

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