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Italia Svizzera

Perché la Svizzera sta esportando molta energia idroelettrica in Italia

Un aumento di oltre 4 GW della produzione italiana di gas nel trimestre non ha tenuto il passo con la domanda, spingendo le esportazioni svizzere verso l’Italia ad una media di 2,9 GW, la seconda più alta degli ultimi 5 anni

La maggiore produzione di energia idroelettrica della Svizzera e un aumento della domanda in Italia in questo trimestre hanno spinto le esportazioni dalla confederazione elvetica verso la Penisola al secondo posto più alto degli ultimi 5 anni. Le esportazioni, però, potrebbero diminuire nel resto del trimestre a causa del calo della produzione svizzera e della maggiore disponibilità nucleare francese.

La produzione idroelettrica della Svizzera finora è stata in media di 2,1 GW nel terzo trimestre, la più alta dallo stesso periodo del 2021. Inoltre, l’aumento della produzione solare ha superato la produzione nucleare inferiore alla media per il terzo trimestre, a seguito di interruzioni non pianificate, a luglio, in entrambe le unità nucleari di Beznau (365 MW), spingendo la generazione totale a 5,2 GW, il massimo dal primo trimestre 2021.

LA SVIZZERA ESPORTATORE NETTO NEL TERZO TRIMESTRE 2023

L’aumento della produzione ha portato la Svizzera a diventare un esportatore netto in questo trimestre, con le esportazioni verso l’Italia in particolare in aumento, poiché la domanda è aumentata a causa delle temperature più elevate.

Le temperature massime a Roma dal 1° luglio al 6 agosto sono state in media di 31,7°C, in aumento rispetto ai 27,8°C di giugno e di 1,3°C al di sopra delle norme stagionali. Le temperature più alte hanno sostenuto la domanda di raffreddamento, aumentando la domanda di energia di 4,9 GW nel trimestre fino a 35,7 GW, il massimo dal 2018. La domanda di energia in Italia ha raggiunto il picco il 19 luglio scorso, con 44,6 GW, il massimo mai registrato nel 2023.

Un aumento di oltre 4 GW della produzione nazionale italiana di gas nel trimestre non ha tenuto il passo con la domanda, spingendo le esportazioni svizzere verso l’Italia ad una media di 2,9 GW finora in questo trimestre, la seconda più alta degli ultimi 5 anni.

I costi della capacità transfrontaliera dalla Svizzera all’Italia per luglio quest’anno sono stati inferiori  rispetto al 2022, poiché la capacità assegnata è più che triplicata. Circa 852 MW in direzione Svizzera-Italia sono stati liquidati a 17,32 euro/MWh, in aumento rispetto ai soli 237 MW a 27,08 euro /MWh del luglio 2022.

Anche la capacità CBC dalla Svizzera all’Italia per la consegna di agosto è stata inferiore nel corso dell’anno, attestandosi a 17,44 euro/MWh rispetto ai 32,55 euro/MWh del 2022. Il premio implicito Italia si è attestato a 17,37 euro/MWh, appena 2,63 €/MWh al di sotto del premio Italia-Svizzera alla scadenza di agosto nel mercato over-the-counter.

I DATI DI SION E IL RUOLO DELL’ENERGIA NUCLEARE FRANCESE

In genere, però, ad agosto la posizione netta delle esportazioni svizzere inizia a contrarsi con il calo della produzione di energia idroelettrica. Le scorte idroelettriche svizzere sono passate in deficit rispetto alla media a lungo termine per la prima volta quest’anno nella 30esima settimana, e le attuali previsioni per Sion, nel cantone Vallese, ricco di energia idroelettrica, suggeriscono che le precipitazioni saranno in media di appena 1 mm/giorno la prossima settimana, rispetto alle norme stagionali sopra 1,4 mm/giorno, e ciò potrebbe limitare ulteriormente gli afflussi.

Inoltre, il reattore Beznau 2 da 365 MW è andato fuori linea per manutenzione il 4 agosto scorso, e rimarrà indisponibile fino a metà settembre, Anche questo peserà sulla produzione svizzera, poiché la generazione solare diminuirà verso la fine dell’estate, probabilmente riducendo le esportazioni all’Italia verso fine trimestre. Sion fino a metà settembre dovrebbe registrare delle temperature massime generalmente di almeno 3,4°C al di sopra delle medie a lungo termine, il che potrebbe pesare sulla domanda e limitare ulteriormente le esportazioni.

LE CONDIZIONI METEO E LE PREVISIONI SULLA DOMANDA DI ENERGIA

Anche i depositi di energia idroelettrica italiana hanno iniziato a diminuire nelle ultime due settimane, poiché il contributo dello scioglimento delle nevi agli afflussi è ridotto. I bacini idroelettrici in Italia nella settimana 30 sono scesi dello 0,8%, al minimo in tre settimane, a 3,73 TWh, e le previsioni indicano che la prossima settimana le precipitazioni in tutto il Nord Italia scenderanno ben al di sotto delle norme stagionali, con precipitazioni a Malpensa il 7-13 agosto previste a 2,2 mm/g sotto la norma.

L’inizio delle vacanze estive, però, potrebbe ammorbidire la domanda di energia in Italia, riducendo la necessità di importazioni. L’associazione europea degli operatori di rete Entso-E per questa settimana ha previsto un carico aggregato massimo a 36,9 GW, in calo rispetto ai 42,2 GW della scorsa settimana, ma superiore a 36,8 GW nella settimana equivalente dello scorso anno.

Nel primo mese, lo sconto della Svizzera per l’Italia è stato valutato da Argus a 11,60-13,90 euro/MWh finora ad agosto, rispetto a uno sconto medio di 19,74 euro/MWh per la consegna di agosto nell’ultimo mese. Al contrario, il premio del primo mese dell’Italia alla Francia è stato valutato a 19,60-23,05 euro/MWh dall’1 al 4 agosto, suggerendo che la Francia potrebbe superare la Svizzera come principale esportatore di energia elettrica dell’Italia. Infine, la disponibilità nucleare francese a settembre dovrebbe aumentare, con una media di soli 14 GW durante il mese rispetto ai 22,2 GW di agosto e ai 26,6 GW di luglio, il che potrebbe aumentare le esportazioni sia verso la Svizzera che verso l’Italia.

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