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Gas

Perché l’accordo tra Germania e Algeria sul gas interessa (anche) all’Italia

Grazie all’intesa tra Germania e Algeria si profila per il nostro paese quel ruolo di hub del gas che da tempo si sta cercando di realizzare e che presto riguarderà anche l’idrogeno

È stato siglato ieri l’accordo tra Germania e Algeria per la fornitura di gas. Berlino riceverà le prime forniture di gas naturale dal paese nordafricano nell’ambito di un contratto a medio termine firmato tra una filiale del trader VNG AG e la società statale di petrolio e gas Sonatrach.

IL CEO DI SONATRACH: LIETI DI RAFFORZARE PARTNERSHIP CON L’EUROPA SUL GAS

“Siamo lieti di rafforzare le nostre partnership commerciali nel settore energetico con l’Europa attraverso questo accordo storico con la società VNG”, ha affermato in una nota il CEO di Sonatrach, Rachid Hachichi.

UN ACCORDO STORICO, PRIMA VOLTA DELLA GERMANIA CON L’ALGERIA (SUL GAS)

Si tratta di un accordo storico perché VNG è la prima azienda tedesca ad acquistare gas dall’Algeria, come ha affermato anche il direttore generale di VNG nel comunicato. L’accordo infatti è con VNG Handel & Vertrieb GmbH (VNG) con sede a Lipsia, una consociata interamente controllata da VNG AG che a sua volta è una filiale dell’utility tedesca EnBW, in passato una delle maggiori acquirenti di gas russo.

L’ACCORDO FIRMATO DURANTE LA VISITA DEL MINISTRO HABECK AD ALGERI

Il contratto è stato firmato ad Algeri durante la visita della delegazione tedesca guidata dal ministro dell’Economia Robert Habeck. La Germania è stata costretta a cercare nuovi fornitori dopo che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 ha posto fine a decenni di dipendenza della Germania dal gas russo.

“Questo contratto getta le basi per un rapporto di fiducia in termini di fornitura, apre nuove prospettive e rafforza la partnership energetica tedesco-algerina. Il gas algerino è un prodotto essenziale per garantire la sicurezza energetica” ha dichiarato l’amministratore delegato di VNG, Ulf Heitmuller.

L’IDENTIKIT DELLA VNG

VNG – che nel 1973 è stata la prima azienda a importare gas russo in Germania – ha concordato nel 2019 con Gazprom Export di acquistare fino a 3,5 miliardi di metri cubi/anno di gas russo nel 2021 e nel 2022 oltre al contratto di fornitura russo esistente. Il contratto – il primo accordo di acquisto diretto di VNG con Gazprom Export – si aggiungeva all’accordo di importazione di gas russo per 6,5 miliardi di metri cubi/anno con WIEH, ex filiale commerciale di Gazprom con sede in Germania, anch’esso scaduto alla fine del 2022. WIEH è ora di proprietà dello Stato tedesco sotto l’egida della SEFE, ma ha perso l’accesso al gas russo nel maggio 2022.

DETTAGLI DELL’ACCORDO NON RESI NOTI

Al momento non sono stati resi noti i dettagli del contratto tra Germania e Algeria ma la produzione di gas del paese nordafricano ammonta a 106 miliardi di m3 /anno, secondo i dati diffusi da Sonatrach. Con l’accordo siglato da Berlino l’esportazione coinvolgerà, inevitabilmente, il nostro paese che è collegato attraverso il Transmed (tra Tunisia e Mazara del Vallo), rappresentando di fatto il primo tassello di quel famoso hub del gas paventato da anni per l’Italia.

L’ALGERIA È UNO DEI PRINCIPALI ESPORTATORI DI GAS ALL’EUROPA

L’Algeria è un importante esportatore di gas verso l’Europa, sia tramite gasdotti che come Gnl. Nel 2023, le esportazioni di gasdotti algerini verso Italia e Spagna sono state pari a 30,4 miliardi di metri cubi, secondo i dati di S&P Global Commodity Insights. Sempre secondo i dati, lo scorso anno le esportazioni totali di Gnl dell’Algeria sono ammontate a 13,2 milioni di tonnellate (18,2 miliardi di metri cubi), di cui 11,9 milioni di tonnellate sono state destinate all’Europa.

I RAPPORTI TRA ITALIA E ALGERIA

L’Algeria è da tempo al centro della strategia di approvvigionamento e diversificazione dell’Italia. Lo scorso anno sono stati infatti firmati diversi accordi tra i due governi in occasione della visita della premier Meloni nel paese nordafricano, anticipati da altrettante intese realizzate già durante il governo Draghi. Con la riduzione dei flussi di gas provenienti da Mosca, attualmente l’Algeria pesa sul nostro mix di approvvigionamento per il 40% del totale, sostituendo in questo modo quanto proveniva dalla Russia. Nel 2022 si è arrivati a circa 25 mld di mc totali con un incremento del 113% rispetto all’anno precedente. Inoltre, in base agli accordi già siglati, la quantità di gas in arrivo dall’Algeria continuerà ad aumentare di ulteriori 3 miliardi di metri cubi all’anno, ogni anno, almeno fino al 2025.

LA COOPERAZIONE SULL’IDROGENO

Riguardo ai legami futuri, Hachichi ha affermato che esiste un “grande potenziale” per sviluppare ulteriormente la cooperazione commerciale con le aziende tedesche ed estenderla in futuro ad altri settori della catena del valore dell’energia, come l’idrogeno. Heitmuller ha inoltre affermato che VNG prevede a lungo termine di stabilire una partnership con Sonatrach nel campo dell’idrogeno e di importare in futuro idrogeno verde dall’Algeria alla Germania.

Durante la visita della delegazione tedesca in Algeria, le due parti hanno anche concordato di istituire una “task force sull’idrogeno” per sostenere la produzione di idrogeno verde nel paese nordafricano. Habeck ha firmato una dichiarazione di intenti con il ministro dell’Energia algerino Mohamed Arkab per sviluppare la produzione e le infrastrutture di idrogeno rinnovabile, compreso un impianto di produzione pilota. La Germania vuole sfruttare l’Algeria per l’idrogeno rinnovabile a basso costo, che considera fondamentale per raggiungere i suoi obiettivi di zero emissioni, in particolare per i settori industriali e dei trasporti difficili da abbattere.

La cooperazione bilaterale mira a sostenere gli investimenti del settore privato in entrambi i paesi, ha affermato il governo tedesco in una nota. Diversi paesi stanno inoltre pianificando un “corridoio H2 meridionale” per inviare idrogeno rinnovabile dall’Algeria attraverso Tunisia, Italia e Austria alla Germania meridionale, attraverso la conversione dei gasdotti esistenti. L’Algeria mira infatti a soddisfare il 10% della domanda di idrogeno dell’UE entro il 2040.

Il programma tedesco di importazione di derivati dell’idrogeno H2Global prevede inoltre di aggiudicare le prime gare d’appalto per ammoniaca verde, metanolo e carburante per aviazione e-sostenibile verso la fine del primo trimestre.

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