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Emissioni

Perché lo standard sulle emissioni Euro 7 costerà ai produttori di auto molto di più rispetto alle previsioni della Commissione europea

Uno studio di Frontier Economics ha rilevato che i costi diretti per auto e camion a benzina – inclusi i costi di omologazione, investimenti e attrezzature – per conformarsi all’Euro 7 saranno di 1.862 euro per ciascun veicolo, rispetto ai costi della Commissione stimati in 184 euro a veicolo

Le normative proposte sulle emissioni Euro 7 porteranno dei costi diretti per le case automobilistiche fino a 10 volte superiori alle previsioni della Commissione europea. È quanto afferma il gruppo dell’industria automobilistica europea, citando un nuovo studio.

LO STUDIO SUI COSTI DIRETTI DI AUTO E FURGONI

La European Automobile Manufacturers Association (ACEA) ha affermato che uno studio della società di consulenza Frontier Economics ha rilevato che i costi diretti per auto e camion a benzina – inclusi i costi di omologazione, investimenti e attrezzature – per conformarsi all’Euro 7 saranno di 1.862 euro per ciascun veicolo, rispetto ai costi della Commissione stimati in 184 euro per veicolo.

Lo studio afferma che i costi diretti per bus e camion saranno in media di 11.707 euro per veicolo, rispetto a una stima della Commissione di 2.765 euro. L’ACEA ha affermato che l’aumento dei prezzi per i consumatori e le aziende che acquistano quei veicoli sarà ancora più elevato: “l’industria automobilistica europea è impegnata a ridurre ulteriormente le emissioni”, ha dichiarato in una nota il direttore generale dell’ACEA, Sigrid de Vries. “Tuttavia, la proposta Euro 7 semplicemente non è la strada giusta per farlo, in quanto avrà un impatto ambientale estremamente basso, ad un costo estremamente elevato”.

LA POSIZIONE DEI PRODUTTORI DI AUTO

Le case automobilistiche europee hanno reagito contro l’Euro 7, sostenendo che i regolamenti sono troppo costosi e non necessari, perché l’industria sta spendendo decine di miliardi di euro in veicoli elettrici (EV) a emissioni zero. La Commissione europea, però, afferma che i regolamenti sono necessari per ridurre le emissioni nocive e prevenire il ripetersi del “Dieselgate”, lo scandalo delle emissioni che investì Volkswagen nel 2015.

LE NEGOZIAZIONI DEI PAESI UE

I Paesi e gli europarlamentari nel corso dell’anno negozieranno delle proposte per stabilire dei limiti più severi per le emissioni delle auto diesel, ma non a benzina, e per i camion e i camion pesanti, tra cui l’ossido di azoto e il monossido di carbonio. La direttiva Euro 7 entrerà in vigore a metà del 2025 per le automobili e a metà del 2027 per camion e bus. La scorsa settimana il ministro dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, ha affermato che l’Italia e i suoi alleati dell’Unione europea “hanno i numeri per bloccare l’Euro 7”.

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