La quinta lista di PCI dovrebbe essere presentata nel quarto trimestre del 2021. Il Mediatore europeo Emily O’Reilly ha affermato che è “deplorevole” il fatto che la Commissione Ue non abbia tentato di migliorare i dati disponibili e le metodologie analitiche applicate in precedenza, in modo che risultasse una classifica dei Pci del gas candidati basata sulla loro sostenibilità.
L’Ombudsman Ue – che indaga sulle denunce di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni europee – ha concluso che la sostenibilità dei progetti sul gas inclusi nell’elenco dei progetti energetici prioritari della Commissione europea “non è stata presa sufficientemente in considerazione”.
INDAGINE AVVIATA SU SEGNALAZIONE DI FOOD&WATER EUROPE
In febbraio il Mediatore aveva avviato un’indagine sui criteri climatici utilizzati dalla Commissione Ue per redigere il quarto elenco dei progetti di interesse comune (PCI) facendo seguito a una denuncia del gruppo ambientalista Food & Water Europe sulla presunta incapacità di Bruxelles di effettuare valutazioni di sostenibilità e clima per i progetti sul gas inclusi negli elenchi PCI.
Secondo quanto riferisce S&P Global Platts, “c’è una crescente pressione sulla Commissione Ue affinché interrompa il sostegno per ulteriori infrastrutture per i combustibili fossili” per via della policy europea di voler porre fine all’utilizzo di fonti fossili nel mix energetico.
I PROGETTI INCLUSI
Il quarto elenco PCI include progetti gas di alto profilo tra cui cinque terminali di importazione di Gnl, cinque siti di stoccaggio del gas e importanti progetti di gasdotti come l’Interconnector Grecia-Bulgaria (IGB), il gasdotto Tap e il gasdotto EastMed per collegare Israele e Cipro alla Grecia.
Gli sviluppatori dei progetti PCI hanno potuto richiedere finanziamenti dal meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility) per 5,35 miliardi di euro che si protrarranno fino alla fine del 2020.
LA VALUTAZIONE DEL MEDIATORE
Nella sua valutazione pubblicata il 19 novembre, il Mediatore europeo Emily O’Reilly ha affermato che è “deplorevole” il fatto che la Commissione Ue non abbia tentato di migliorare i dati disponibili e le metodologie analitiche applicate in precedenza, in modo che risultasse una classifica dei Pci del gas candidati basata sulla loro sostenibilità. Anche “al fine di tenere conto delle emissioni di gas serra (CO2 e metano) dei progetti, nonché dei potenziali impatti sull’efficienza”.
Nonostante ciò, il Mediatore ha concluso che “a questo punto non sono giustificate ulteriori indagini” dopo che Bruxelles ha affermato nel corso delle sue valutazioni di lavorare per migliorare la metodologia per valutare la sostenibilità dei progetti gas candidati ad accedere al Connecting Europe Facility.
FOOD&WATER SODDISFATTA
Food & Water Europe si è detta comunque soddisfatta delle conclusioni del Mediatore. L’associazione ha aggiunto che le parole dell’Ombudsman hanno confermato la mancanza di “valutazioni climatiche cruciali su progetti di combustibili fossili altamente sovvenzionati” inclusi negli elenchi PCI.
“La Commissione deve portare avanti il discorso e fornire una vera e propria analisi del clima nella prossima lista”, ha detto Andy Gheorghiu, consulente politico per Food & Water Europe. Gheorghiu si è però detto rammaricato del fatto che la Commissione europea abbia ancora intenzione di lavorare con l’ente per l’industria del gas ENTSOG nella prossima lista. “È necessario un test di sostenibilità più rigoroso e indipendente per i futuri PCI”, ha ammesso. La quinta lista di PCI dovrebbe essere presentata nel quarto trimestre del 2021.
LE “MANCANZE” DELLA COMMISSIONE UE
Nella sua valutazione, il Mediatore europeo ha osservato che gli obiettivi Ue in materia di cambiamento climatico e sostenibilità hanno “guadagnato urgenza con la crescente consapevolezza dell’accelerazione della crisi climatica”.
“Le misure previste dalla Commissione dovrebbero affrontare le carenze nella valutazione della sostenibilità dei progetti di interesse comune candidati per il gas – ha sottolineato l’Ombudsman -. In particolare, ciò implica l’aggiornamento del criterio di sostenibilità in modo che tenga conto delle emissioni di gas serra e degli impatti sull’efficienza, nonché dell’impatto sull’intensità complessiva dei gas serra della produzione di energia negli Stati membri dell’Ue e delle emissioni relative al funzionamento dell’infrastruttura proposta”.
Il criterio aggiornato dovrebbe essere in vigore prima della valutazione dei progetti gas candidati per la quinta lista PCI, ha precisato l’Ombudsman. L’Ue si è impegnata a raggiungere il target ‘zero emissioni di carbonio’ entro il 2050, e secondo il Mediatore il pubblico si aspetta che questo si rifletta nelle “politiche concrete e nelle iniziative proposte dalla Commissione in futuro”.
“A tal fine, i progetti che sono inclusi nelle future liste PCI dovrebbero avere la sostenibilità in primo piano e la valutazione dei progetti di gas candidati dovrebbe essere basata su criteri – ha detto l’Ombudsman -. Migliorare il modo in cui viene valutata la sostenibilità dei progetti di gas candidati sarebbe un passo importante a tal fine”.
Progetti relativi al gas nella quarta lista PCI
Shannon LNG (Ireland) – Italy-Malta gas pipeline
Krk LNG (Croatia) – Poland-Slovakia interconnector
Gdansk LNG (Poland) – North-south gas corridor in eastern Poland
Alexandroupolis LNG (Greece) – Enhancement of Slovakia-Hungary interconnector
Cyprus LNG (Cyprus) – Greece-Bulgaria interconnector
Expansion of Bulgarian gas network Storage sites – Bulgaria-Serbia interconnector
Chiren expansion (Bulgaria) Hungary-Slovenia-Italy interconnector
South Kavala (Bulgaria)- BRUA phase 1
Depomures (Romania) – BRUA phase 2
Sarmasel (Romania) – Croatia-Slovenia interconnector
Incukalns expansion (Latvia) – Trans-Caspian pipeline
TAP pipeline
EastMed pipeline
Conversion to H-gas in France- Belgium
Poseidon pipeline – Reinforcement of Italian network
Latvia-Lithuania interconnector – Baltic Pipe (Denmark-Poland)
Reinforcement of Denmark-Poland interconnection – Poland-Lithuania interconnector
Enhanced compression on Croatia network