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Ue

Perché Ue e Uk fanno comunella su auto e batterie elettriche?

L’Unione Europea e il Regno Unito hanno siglato un nuovo accordo su batterie e automobili elettriche. Perché? Cosa ne pensano i produttori? Il commento di ACEA

L’Ue e il Regno Unito siglano un nuovo accordo per salvaguardare la competitività dell’automotive. Infatti, oggi hanno firmato l’estensione delle norme riguardo l’origine delle batterie e dei veicoli elettrici, previste dall’accordo sul commercio e sulla cooperazione (TCA). Una notizia che i produttori europei accolgono con favore, poiché “contribuirà a sostenere la competitività della fiorente industria europea di produzione di veicoli elettrici”, si legge nel comunicato diffuso oggi da ACEA, l’Associazione europea dei produttori di automobili.

UE, ALLARME COMPETITIVITÁ

Le regole per incentivare gli investimenti nella capacità di produzione di batterie per i veicoli elettrici e le batterie nascono nel 2020. La decisione di estendere l’accordo è stata favorita dal risultato di un rapporto pubblicato la scorsa settimana. Infatti, il report ha sottolineato che l’UE rischia di perdere terreno rispetto ai concorrenti cinesi e statunitensi.

“Il tanto atteso accordo per estendere le norme di origine di tre anni fornisce la certezza tanto necessaria per la crescente catena di fornitura europea di batterie per veicoli elettrici. Invece di penalizzare le industrie verdi, la decisione di oggi è il riconoscimento che ci vuole tempo per costruire catene di valore emergenti. È anche un segnale forte che l’UE è disposta a sostenere la competitività delle sue industrie critiche – l’accordo ha potenzialmente evitato un pesante 4,3 miliardi di euro di costi tariffari e risparmiato circa 480.000 unità di produzione di veicoli elettrici (EV)”, ha osservato Sigrid de Vries, Direttore Generale di ACEA.

PERCHÉ LA COMPETIZIONE È COSÌ DURA?

La competizione è difficile poiché questi produttori possono contare su strategie globali volte a rafforzare le catene di approvvigionamento nazionali e le industrie nazionali di veicoli elettrici.

“A differenza della Cina e degli Stati Uniti, l’UE non possiede una solida strategia industriale per promuovere la produzione di veicoli elettrici. Mentre applaudiamo la decisione di oggi duramente combattuta, dobbiamo costruire su questa collaborazione positiva per risolvere l’immensa sfida di costruire una catena di fornitura di batterie di auto elettriche matura in Europa”, ha aggiunto de Vries.

“Le case automobilistiche vogliono guidare la transizione verde dell’Europa e costruire il futuro della produzione di veicoli elettrici in Europa – a beneficio di tutti gli europei. Sulla base della decisione costruttiva dei legislatori di oggi, l’attenzione dovrebbe concentrarsi sull’elaborazione di una strategia industriale UE olistica per l’intera catena del valore verde, dalla R&S, all’estrazione mineraria, alla raffinazione”, ha concluso de Vries.

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