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Petrolio

Petrolio, il Brent potrebbe crollare in territorio negativo?

Gli esperti sono divisi sul fatto che il Brent possa seguire le stesse sorti del petrolio Wti americano

Il mercato del petrolio è in caduta libera e la scorsa settimana è entrato in fibrillazione quanto il prezzo di riferimento del petrolio del West Texas Intermediate (WTI) è sceso sotto lo zero per la prima volta nella storia, rendendo il petrolio statunitense non solo inutile, ma anche una passività, chiudendo a -37,63 dollari al barile. Da quel momento il WTI ha recuperato terreno – ieri pomeriggio il greggio con consegna a giugno era a 12,4 euro in picchiata di circa il 20% – ma il suo futuro rimane comunque incerto.

IL BRENT PUO’ SEGUIRE IL WTI?

Se la scorsa settimana ha però insegnato qualcosa è che le scommesse su un possibile crollo sotto zero sono ormai chiuse. Rimane solo una domanda che molti esperti si pongono: se è stato possibile per il petrolio americano andare così profondamente in negativo, accadrà lo stesso per il Brent – al momento a 20 dollari al barile -, punto di riferimento internazionale del prezzo del petrolio? Le risposte variano.

PER ALCUNI ESPERTI DEVE ACCADERE QUALCOSA DI CATASTROFICO

Un importante economista petrolifero, il professor Alex Kemp dell’Università di Aberdeen, ha detto a Energy Voice che è “necessario accada qualcosa di catastrofico” affinché il benchmark del Brent segua il greggio statunitense verso un prezzo negativo. Ma quando Bloomberg ha posto la domanda “Il greggio Brent può seguire il WTI in territorio negativo?” la risposta è stata inequivocabile: “Puoi scommetterci”.

COME È NATA LA CRISI DEL WTI

La spiegazione è semplice: i prezzi negativi sono il risultato di una crisi dei mercati petroliferi durata un mese, a partire dal crollo della domanda di petrolio in tutto il mondo grazie alla diffusione del nuovo coronavirus. Con la chiusura delle economie di tutto il mondo, i principali membri dell’Opec+ – Arabia Saudita e Russia – sono stati costretti a trovare una soluzione, ma i loro colloqui si sono rapidamente trasformati in una vera e propria guerra dei prezzi del petrolio, che ha portato a inondare il mercato internazionale del petrolio con un’enorme quantità di greggio, pari a circa 10 milioni di barili di eccesso di offerta al giorno. Questa settimana, l’eccesso ha raggiunto la massa critica quando il volume di petrolio sul mercato ha raggiunto il massimo della capacità di stoccaggio in tutto il mondo, facendo raggiungere al prezzo la soglia negativa negli Stati Uniti con il Brent al minimo storico degli ultimi 18 anni a soli 20 dollari al barile.

IL BRENT RIFLETTE L’EQUILIBRIO MONDIALE

Nell’articolo pubblicato su Energy Voice il professor Kemp ha riferito che, nonostante le terribili difficoltà del Brent, “non si prevede che il prezzo possa scendere al di sotto dello zero o andare in negativo”. L’esperto di petrolio ha spiegato che “i due prezzi, WTI e Brent, sono in qualche modo collegati ma, in qualche misura, sono separati. Il motivo principale è che il Brent riflette l’equilibrio mondiale della domanda e dell’offerta mentre il WTI riflette la posizione all’interno dell’America. […] Non otterremmo prezzi negativi per il Brent perché il Brent è il mercato mondiale e per raggiungerli richiederebbe qualcosa di catastrofico per l’economia mondiale”.

PER ALTRI ESPERTI È POSSIBILE CHE IL BRENT VIRI IN NEGATIVO

Altri esperti, invece, sono di parere opposto e si preparano a una virata ‘in negativo’ anche per il Brent. “L’ICE Futures Europe Ltd. – con sede a Londra, è uno dei maggiori mercati di scambi di futures e opzioni su energia al mondo – ha confermato che si sta preparando a questa possibilità – anche se c’è ancora molta strada da fare prima che ciò accada, dato che i contratti di giugno sono scambiati a circa 20 dollari al barile”, ha riferito Bloomberg. “Al di là del lato meccanicistico del prezzo negativo c’è anche una realtà di mercato: i siti di stoccaggio del mondo si stanno riempiendo velocemente di greggio che poi è la situazione che ha fatto sì che il West Texas Intermediate diventasse negativo”.

Il Brent, tuttavia, non funziona allo stesso modo del WTI. “Mentre i contratti dei future Brent sono regolati in contanti rispetto al valore del prezzo dell’indice Brent, il contratto WTI è regolato fisicamente, il che significa che un trader deve prendere in consegna barili di petrolio a Cushing in Oklahoma, a centinaia di miglia dalla costa”.

È SEMPRE UNA QUESTIONE DI STOCCAGGI

Questo non cambia il fatto che gli stoccaggi di petrolio si stiano riempiendo in tutto il mondo, anche velocemente. “Oltre 100 milioni di barili di petrolio sono ora detenuti in depositi galleggianti – secondo un’altra stima più del doppio -. (…) Con i siti a terra completamente pieni o che si stanno riempiendo velocemente, c’è ancora pressione sul Brent”, ha concluso Bloomberg.

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