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Zaporizhzhia

Pioggia di missili russi sulle centrali elettriche ucraine: Zaporizhzhia sull’orlo del black out

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, il più grande sito di energia nucleare d’Europa, è stata sequestrata dalle truppe russe nei primi giorni del conflitto, ma rimane alimentata dalle linee ucraine sulla sua rete elettrica.

Rischio black out per la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina: un massiccio attacco russo alle infrastrutture energetiche del paese sta portando infatti a uno stop dell’elettricità in diverse zone, secondo quanto si legge sul sito locale ucraino kyivpost.com.

ZAPORIZHZHIA SOTTO ATTACCO, RISCHIO BLACK OUT

Zaporizhzhia ha infatti dovuto affrontare un massiccio assalto, con segnalazioni di 12 attacchi missilistici che hanno colpito la città, secondo Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione militare regionale (OVA). Le informazioni preliminari indicano che sette edifici sono stati distrutti, mentre 35 hanno subito danni. “Ci sono feriti e stiamo per confermare il numero delle vittime”, ha detto Fedorov, sempre secondo quanto riferito da kyivpost.com.

LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA, IL PIÙ GRANDE SITO DI ENERGIA NUCLEARE D’EUROPA

La conferma arriva anche dal ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko: su Facebook ha annunciato che la Russia sta attualmente sferrando il più grande attacco contro l’industria energetica ucraina della storia recente. E ha aggiunto che l’attacco ha disabilitato una delle linee di trasmissione di energia fornite dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia (NPP).

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, il più grande sito di energia nucleare d’Europa, è stata sequestrata dalle truppe russe nei primi giorni del conflitto, ma rimane alimentata dalle linee ucraine sulla sua rete elettrica.

ENERGOATOM: SITUAZIONE RAPPRESENTA UN RISCHIO ESTREMO E POTREBBE PORTARE A UN’EMERGENZA

“Durante un attacco missilistico su larga scala contro l’Ucraina alle 5:10 del mattino, la linea aerea esterna che collega la centrale nucleare di Zaporizhzhia, temporaneamente occupata, con il sistema energetico unificato dell’Ucraina è stata disconnessa”, ha riferito l’operatore energetico atomico ucraino Energoatom. “Questa situazione rappresenta un rischio estremo e potrebbe portare a un’emergenza”, si legge nel messaggio.

Energoatom ha inoltre avvertito che se la linea elettrica finale verrà interrotta, l’impianto sarà “sull’orlo di un altro blackout, costituendo una grave violazione delle condizioni di funzionamento sicuro dell’impianto”.

ZELENSKY: DI 90 MISSILI E 60 DRONI IMPIEGATI DAI RUSSI NELLA NOTTE

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invece informate dell’accaduto su Telegram parlando di 90 missili e 60 droni impiegati dai russi nella notte per attaccare diverse zone del paese: “Centrali elettriche e linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali, persino un filobus. La Russia è in guerra contro la vita della gente comune”, ha scritto Zelensky che poi ha lanciato delle accuse: “I missili russi non hanno ritardi, così come i pacchetti di aiuti per il nostro Paese. I droni non sono indecisi come alcuni politici”.

COLLASSO ENERGETICO A KHARKIV

Le truppe russe hanno condotto più di 15 attacchi contro impianti energetici anche a Kharkiv, facendo sprofondare la città nell’oscurità quasi completa. “Tutti i servizi di emergenza sono già operativi”, ha riferito Oleh Synehubov, capo dell’amministrazione militare regionale. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha sottolineato che a causa della mancanza di energia elettrica nelle sottostazioni di pompaggio, la città si trova ad affrontare problemi di approvvigionamento idrico. Inoltre, al mattino i trasporti elettrici, come filobus e tram, non saranno disponibili, si legge sul sito kyivpost.com.

“Purtroppo è stata colpita la più grande centrale idroelettrica dell’Ucraina, la centrale idroelettrica Dnipro a Zaporizhzhia. I terroristi non si sono calmati dopo aver distrutto la centrale idroelettrica di Kakhovka e stanno ora cercando di creare un nuovo disastro ambientale attaccando cinicamente le strutture idrauliche e la diga della centrale idroelettrica di Dnipro. L’incendio nello stabilimento è attualmente in corso. Sul posto stanno lavorando i servizi di emergenza e gli ingegneri energetici, per superare le conseguenze dei numerosi attacchi aerei. Non vi è alcuna minaccia di svolta. La situazione alla diga dell’impianto è sotto controllo. Vi terremo aggiornati sulle conseguenze e sugli ulteriori sviluppi”, ha invece informato Ukridroenergo, l’azienda statale ucraina che controlla l’idroelettrico.

 

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