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Eni

Pniec, paesi Ue in ritardo sui target di efficienza energetica al 2030

Solo quattro Paesi – Italia, Lituania, Lussemburgo e Spagna – hanno presentato piani quasi allineati ai requisiti della direttiva aggiornata. Il report della Coalition for Energy Savings
Solo 16 Paesi dell’Unione europea hanno rispettato la scadenza di giugno per presentare alla Commissione europea i Piani nazionali per l’energia e il clima aggiornati per il periodo che va fino al 2030 – e nessuno di essi è pienamente conforme agli ultimi obiettivi di efficienza energetica dell’Ue. È quanto emerge da un report della Coalition for Energy Savings, un gruppo no-profit che ha redatto un rapporto aggiornato sulla situazione europea.

COSA PREVEDE LA DIRETTIVA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA

La Direttiva sull’efficienza energetica (EED), adottata all’inizio di quest’anno, fissa infatti l’obiettivo di ridurre il consumo di energia in tutta l’Ue di almeno l’11,7% entro il 2030. Per la prima volta, l’obiettivo complessivo europeo è suddiviso tra gli Stati membri sulla base di una formula di riferimento che stabilisce i loro contributi nazionali, con un meccanismo di riempimento automatico delle lacune nel caso in cui i Paesi non riescano a rispettare l’obbligo di ridurre il consumo finale di energia dell’1,5% all’anno tra il 2024 e il 2030.

BOZZA PNIEC ANDAVA PRESENTATA ENTRO IL 30 GIUGNO 2023

Gli Stati membri dell’Ue dovevano presentare alla Commissione europea le bozze dei Pniec entro il 30 giugno 2023 per delineare nuove misure – anche in materia di efficienza energetica – per raggiungere l’obiettivo Ue di ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro la fine del decennio. Bruxelles ha ora tempo fino alla fine dell’anno per valutare ogni singolo piano e fornire raccomandazioni specifiche per ogni Paese, sei mesi prima dell’ultima scadenza per la presentazione dei Pnic definitivi, nel giugno 2024.

L’ITALIA TRA I QUATTRO PAESI “VIRTUOSI”

Ma secondo la Coalition for Energy Savings, un gruppo no-profit, “nessuno dei 16 Pniec presentati finora è pienamente conforme alla direttiva sull’efficienza energetica aggiornata”, mentre “solo quattro Paesi – Italia, Lituania, Lussemburgo e Spagna – hanno presentato piani quasi allineati ai requisiti della direttiva aggiornata”.

I QUATTRO PAESI CHE NON RISPETTANO LA NUOVA DIRETTIVA

Inoltre, “quattro Paesi – Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Svezia – non riflettono affatto i requisiti della nuova direttiva nei loro piani”, ha dichiarato l’associazione nel report. “Nel migliore dei casi, riconoscono che è stata adottata una nuova direttiva, ma non aggiornano le loro bozze in base alle nuove disposizioni”, ha affermato l’associazione secondo cui “i piani già presentati sono ancora lontani dal soddisfare le aspettative europee e devono essere ulteriormente rivisti”.

MANCANO ANCORA 11 PNIEC

A tre mesi dalla scadenza di giugno per la presentazione delle bozze dei piani aggiornati, ne mancano ancora 11: quelli di Germania, Francia, Polonia, Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Irlanda, Grecia, Lettonia e Romania.

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