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Ucraina ammonisce la Germania: No al Nord Stream 2

In un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt il leader ucraino evidenzia come il gasdotto di transito ucraino sia molto più economico e modernizzabile in modo semplice e poco costoso

Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha esortato la Germania ad abbandonare i piani per costruire il Nord Stream 2 la cui realizzazione potrebbe danneggiare il suo paese. Lo ha fatto in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt.

POROSHENKO: NESSUNA GIUSTIFICAZIONE ECONOMICA. MERKEL: PROGETTO PURAMENTE ECONOMICO

Nordstream 2Secondo Poroshenko il progetto del secondo troncone del gasdotto è una “tangente politica” di “fedeltà verso la Russia”, ha detto il leader ucraino al quotidiano tedesco. Costruirlo significherebbe “imporre un blocco economico ed energetico all’Ucraina”, ha aggiunto, accusando il gasdotto di “non avere alcuna giustificazione economica”. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel, al contrario, ha definito Nord Stream 2 un progetto puramente “economico”, senza bisogno di alcun intervento politico, ma nonostante ciò è diventato una ferita aperta nelle relazioni con i vicini dell’Est Europa e la Commissione europea.

PER IL LEADER UCRAINO SISTEMA DI TRANSITO DEL SUO PAESE MOLTO PIÙ ECONOMICO E PUÒ ESSERE MODERNIZZATO IN MODO SEMPLICE

Con il raddoppio del Nord Stream entro la fine del 2019 – secondo le previsioni – raddoppierebbe anche la quantità di gas russo in arrivo in Europa senza transitare per l’Ucraina. Se da un lato le autorità tedesche hanno rilasciato i permessi definitivi necessari per la costruzione del gasdotto sul proprio territorio e nelle proprie acque, sono ancora necessari i via libera di altri paesi. Ma “il gasdotto di transito ucraino è molto più economico e può essere modernizzato in modo semplice e poco costoso”, ha detto Poroshenko a Handelsblatt. Il leader ucraino ha accusato, infine, la Russia di essere “un partner estremamente inaffidabile” nella fornitura di energia, indicando il rifiuto della società energetica statale Gazprom di pagare all’Ucraina miliardi di euro per le interruzioni di fornitura avvenute qualche tempo fa nel bel mezzo dell’inverno.

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