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Poste rinvia la vendita di energia al primo trimestre del 2023

A pesare sulla decisione è la volatilità dei prezzi che persiste ma che, si spera, pur rimanendo alti subiranno meno oscillazioni

Dall’autunno 2022 all’inverno del 2023. L’entrata di Poste nel settore delle vendite di energia e gas è stata rinviata al nuovo anno. La decisione si deve a riflessioni ponderate sulla volatilità dei prezzi e alla prospettiva di un maggior controllo degli stessi, pur in condizioni ancora rialziste dell’immediato futuro.

LA VOLATILITA’ DEI PREZZI BLOCCA LA SPERIMENTAZIONE

Come scritto stamani dal Sole 24 Ore, il gruppo guidato da Matteo Del Fante aveva già avviato una fase di sperimentazione di quello che è considerato un business strategico. Da metà giugno sono stati raggiunti 40mila persone su un pubblico 120 mila con ricavi pari a 3 milioni di euro nell’ultimo trimestre.

Il primo mese estivo era stato quello della decisione originaria, appunto. Quando MF-Milano Finanza aveva anticipato che il lancio dell’offerta era stata riservata a dipendenti e pensionati. Che il debutto sul mercato era previsto entro la fine di quest’anno e che la promozione era stata denominata «Energia 160».

L’obiettivo era, scriveva ancora il quotidiano diretto da Roberto Sommella, uno sconto per il primo anno fino a 160 euro in caso di adesione sia all’offerta luce sia all’offerta gas o di 80 euro in caso di sottoscrizione di una sola fornitura e fino a 50 euro dal secondo anno in poi.

LO SCENARIO

A lungo termine, lo scopo dell’entrata in Energia è quello di raggiungere 600 mila clienti nel 2023, un milione nel 2024 e 1,5 milioni nel 2025. Ma, dettagliava oggi il giornale di Confindustria, non si escludono variazioni di queste scadenze.

Intanto, “Poste aveva già provveduto ad assicurarsi importanti forniture di energia elettrica da fonti green”. Grazie a un’intesa per la fornitura di 1,4 terawattora dal 2021 al 2023 per servire 14 mila sedi operative del gruppo.

LA TRIMESTRALE

Oggi Poste ha anche reso noti i suoi risultati trimestrali e di questi nove mesi del 2022. E ha comunicato la presenza per la prima volta nell’indice STOXX Global ESG. Infine, si legge dal documento, “ha consolidato la propria leadership globale di sostenibilità, riaffermando l’inclusione negli indici Euronext Vigeo-Eiris a livello Globale, Europeo e di Eurozona”.

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