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Nave Petroliera

Precipitano le tariffe per il nolo delle petroliere

I proprietari delle petroliere sono stati i primi vincitori della guerra dei prezzi in Arabia Saudita, della distruzione della domanda e della successiva sovrabbondanza globale di petrolio.

La tariffa giornaliera per il noleggio di una petroliera dall’Arabia Saudita alla Cina è precipitata di oltre il 50 per cento in una settimana raggiungendo i 100.000 dollari proprio nei giorni in cui l’Opec+ ha iniziato – dal 1 maggio – il taglio collettivo per rimuovere 9,7 milioni di barili al giorno dal mercato in eccesso di offerta, ha riferito Bloomberg.

LO STOCCAGGIO AI MASSIMI

Sebbene i proprietari e gli operatori delle petroliere vedranno ridotti volumi di petrolio da trasportare dai produttori ai paesi importatori, l’industria del trasporto petrolifero si aspetta “che la sua attività venga sostenuta fino alla fine dell’anno dalla ‘merce’ più richiesta in questi giorni vale a dire lo stoccaggio.

Lo stoccaggio tramite navi in tutto il mondo è ai massimi storici in quanto i trader hanno prenotato navi cisterna da utilizzare come deposito galleggiante per sfruttare il momento di basso prezzo per acquistare e rivendere in un secondo momento, quando i prezzi cominceranno a crescere.

I VOLUMI STOCCATI A QUOTA 160 MLN DI BARILI

Secondo fonti marittime che hanno parlato con Reuters, ci sono 160 milioni di barili di petrolio depositati su depositi galleggianti a metà aprile, il doppio del volume di petrolio immagazzinato sulle navi all’inizio del mese.

In sostanza, i proprietari delle petroliere sono stati i primi vincitori della guerra dei prezzi in Arabia Saudita, della distruzione della domanda e della successiva sovrabbondanza globale di petrolio.

L’ACCORDO OPEC+ PORTERÀ A UNA RIDUZIONE DELLA DOMANDA DI TRASPORTO

Le compagnie di navigazione hanno avuto giorni particolari nelle settimane passate per via delle petroliere saudite di Aramco che hanno prenotato in massa imbarcazioni per inondare il mercato di petrolio, e con i trader che si affrettavano a noleggiare navi cisterna per lo stoccaggio galleggiante. L’accordo Opec+ avrà come effetto, secondo Oilprice, la riduzione della domanda di trasporto di greggio fino alla fine dell’anno, secondo Lloyd’s List.

DALLA SECONDA METÀ DEL 2020 PREVISTO PEGGIORAMENTO DEI NOLI

La frenetica caccia allo stoccaggio sta attualmente sostenendo, dunque, le petroliere, ma “la richiesta dalla seconda metà di quest’anno fino al 2022 peggiorerà notevolmente per via della riduzione delle forniture di petrolio e dal prossimo ciclo di destocking”, ha detto Joakim Hannisdahl, analista della banca d’investimento norvegese Cleaves Securities citato da Lloyd’s.

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