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Gas

Prezzi del gas in calo ma la Germania nicchia sull’embargo alla Russia

Borrell: Ancora nessuna decisione sulle sanzioni a gas e petrolio. Visco: a rischio la transizione ecologica. Di Maio: Serve un tetto al prezzo del gas europeo

Se l’Italia piange – sulle forniture di gas russe e le conseguenze dal distacco – la Germania non ride certo. E malgrado i prezzi siano in calo sul mercato europeo – con il TTF olandese che ha toccato quota 98 euro al MWh grazia alle temperature più basse di questo periodo – Berlino ha lanciato l’allarme sui costi che dovrebbe sopportare da un’addio all’approvvigionamento da Mosca.

L’ALLARME DELLA BUNDESBANK

A lanciare l’allarme è stata la Bundesbank nel suo ultimo bollettino mensile: secondo l’istituto tedesco lo stop potrebbe pesare per il 5% sull’attività economica tedesca e costare qualcosa come 180 miliardi di euro.

SCHOLZ: EMBARGO GAS NON METTEREBBE FINE ALLA GUERRA

Le ritrosie della Germania nel voler tagliare le forniture russe sono state ben evidenziate dalle parole del Cancelliere Olaf Scholz di oggi allo Spiegel. Secondo il primo ministro tedesco un embargo al gas russo non metterebbe fine alla guerra e che anzi la sua intenzione è quella di evitare una crisi economica e la perdita di posti di lavoro

BORRELL A EL PAIS: MOLTE OPZIONI SUL TAVOLO DELLE SANZIONI SU GAS E PETROLIO MA ANCORA NESSUNA DECISIONE

Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, intervistato da El Paìs ha parlato di molte opzioni sul tavolo per adottare nuove sanzioni per il petrolio e il gas russo ma al momento “non posso dare una data”. “Molti economisti dicono che la cosa razionale da fare sarebbe rendere il gas e il petrolio più costosi, in modo da creare incentivi a cercare fonti alternative. Nessuna di queste proposte ha raggiunto l’unanimità necessaria. Questa è una decisione che appartiene al Consiglio europeo È una politica di alto livello. E non c’è ancora stato un accordo”, ha affermato Borrell ricordando che all’interno dell’Europa non c’è un consenso unanime: “Il Consiglio europeo non ha dato una linea guida per approvare una tassa o un divieto di importazione [di gas e petrolio]. Ci sono alcuni stati membri, sapete quali, che hanno chiaramente detto che porranno il veto. Se è così, che ci piaccia o no, non si può prendere una decisione all’unanimità. Mi dispiace, ma le cose stanno così”.

Tuttavia, ha aggiunto “se qualcuno non vuole partecipare, altri possono farlo. Non c’è bisogno dell’unanimità per agire volontariamente, seguendo un piano. Possono decidere di agire secondo una decisione collettiva, che non è ufficialmente una decisione dell’UE. Non sarà unanime, ma possono agire da soli. Questo è ciò che sta accadendo ora e sta funzionando. Non entrerà in vigore domani, è un percorso di riduzione. La Germania ha assicurato che si libererà del petrolio russo entro la fine dell’anno. E ricordate che la Russia ottiene molto più denaro dal petrolio che dal gas. Questo sta già accadendo. La diminuzione del petrolio acquistato dalla Russia è molto importante. E stiamo sostituendo il gas con gas proveniente da fonti diverse. Non stiamo facendo affari come al solito. Stiamo parlando con tutti e stiamo spingendo tutti ad agire. Quando la Germania dice che non avrà più petrolio russo entro la fine dell’anno, sta facendo un grande sforzo”.

Per quanto riguarda il gas si tratta di una “materia prima; nell’industria petrolchimica è insostituibile. Ma succederà. La Russia vedrà diminuire il denaro proveniente dalle vendite di petrolio e gas. Se potessimo avere l’unanimità sarei più che felice, e sto spingendo per questo, presentando argomenti, esplorando possibilità, cercando alternative. Ogni volta che chiamo un collega del Consiglio degli Affari Esteri e mi chiedono dove sono, rispondo: ‘A comprare il gas’. Sono da qualche parte nel mondo, in Medio Oriente, in Congo, in Algeria, a fare cosa? Comprare il gas”, ha concluso Borrell.

VISCO: GUERRA POTREBBE AVERE IMPATTO NEGATIVO SULLA TRANSIZIONE

Un altro allarme arriva dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Intervenuto presso il Comitato per lo sviluppo della Banca Mondiale e del Fondo monetario internazionale a Washington, Visco ha ammesso che i prezzi di petrolio e gas così alti nonché la loro minore disponibilità mettono a rischio la transizione energetica a causa della maggiore domanda di carbone.

DI MAIO: SERVE TETTO AL PREZZO DEL GAS UE

Sempre dal fronte italiano il ministro degli Esteri Luigi DI Maio ha incontrato il leader del Movimento 5 Stelle, e durante il colloquio ha di nuovo ribadito che una delle strategie chiave dell’Italia rimane quella di aiutare famiglie e imprese sulle bollette energetiche e di realizzare un tetto al prezzo del gas, obiettivo su cui si discuterà a maggio al prossimo Consiglio europeo.

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