Ad Amsterdam, mercato di riferimento per l’Europa, il prezzo del gas è attorno ai 125 euro al megawattora nonostante in mattinata abbia registrato una punta di 132 euro.
Scendono i prezzi del gas in Europa dopo l’impennata di ieri conseguente alle dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin sul pagamento delle forniture di combustibile in rubli. Attualmente ad Amsterdam, mercato di riferimento per l’Europa, il prezzo è attorno ai 125 euro al megawattora nonostante in mattinata abbia registrato una punta di 132 euro.
CONTI SPECIALE PRESSO GAZPROMBANK JSC PER GESTIRE I PAGAMENTI IN RUBLI
Come ricorda Bloomberg, gli acquirenti stranieri dovranno infatti aprire “conti speciali in rubli e valuta estera con la russa Gazprombank JSC per gestire i pagamenti, secondo il decreto del Cremlino emanto giovedì. La Russia ha affermato che i flussi continueranno verso l’Europa, ma la mancanza di dettagli sul nuovo meccanismo ha gettato gli acquirenti nell’incertezza. ‘Ora tutti gli occhi sono puntati su ciò che accadrà e se uno stop totale alle esportazioni di gas russe diventerà effettivamente una realtà’, ha affermato il fornitore di energia danese Energy Danmark in un report”.
GAZPROM CONTINUERÀ A FORNIRE GAS ALL’EUROPA ATTRAVERSO UCRAINA
Nel frattempo le spedizioni di gas russo verso la Germania sono riprese. Secondo qaunto si legge su Reuters sono ripartiti i flussi verso est dalla Germania alla Polonia mentre flussi attraverso le altre principali rotte di approvvigionamento russe sono rimasti stabili. I flussi fisici in uscita al punto di misurazione di Mallnow al confine con la Germania erano pari a 2.691.220 kilowattora, mostrano i dati dell’operatore del gasdotto Gascade.
Le consegne via Ucraina dovrebbero dunque rimanere vicine al livello massimo a circa 107,6 milioni di metri cubi, leggermente inferiori a quelle di giovedì, ma ancora vicine, al livello massimo.