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Inverno

Perché l’inverno mite sta aiutando a scongiurare una crisi globale del gas

Per Abhishek Rohatgi, analista di BloombergNEF, “il rischio di un’estrema rigidità del mercato di cui le persone erano preoccupate prima dell’inizio dell’inverno ora sembra basso”

Un inverno che in gran parte del mondo è iniziato con temperature più calde del previsto sta attenuando i timori di una crisi del gas che, secondo le previsioni, provocherà delle interruzioni e aumenterà la pressione sulle bollette energetiche.

Le previsioni per le prossime due settimane indicano temperature superiori alle norme stagionali nella maggior parte dell’Europa, mentre gli Stati Uniti si aspettano condizioni meteo migliori fino a metà gennaio. Nei prossimi 10 giorni il clima dovrebbe essere mite anche in gran parte della Cina – il più grande importatore di gas al mondo – e Tokyo potrebbe vedere un picco intorno a metà gennaio.

IL METEO DEI PROSSIMI GIORNI IN ITALIA

In Italia si prevede che il freddo non arriverà prima di 10 giorni, anche perché il gelo non è presente nemmeno nelle aree polari: a Capo Nord abbiamo delle piogge con temperature sopra gli zero gradi e le anomalie termiche delle aree artiche oscillano in questi giorni sui +3°C rispetto alla media.

Nonostante il caldo Anticiclone Africano presente, deboli piogge potrebbero comunque interessare la Liguria, il Piemonte sud-orientale ed i settori pianeggianti e prealpini della Lombardia con la prima blanda perturbazione del 2023; la ragione di queste piogge delle prossime ore è da ricercare nella disposizione dell’alta pressione. L’Anticiclone si sviluppa da Sud-Ovest verso Nord-Est, in pratica dall’Algeria verso i Balcani e poi verso l’Ucraina, lasciando un po’ scoperto il settore occidentale europeo e parte del nostro Nord-Ovest. Su queste zone scoperte, deboli infiltrazioni umide provocano piovaschi isolati, mentre le perturbazioni organizzate transitano convinte solamente dalle Isole Britanniche verso il Mare del Nord.

GAS, FUTURES E PREVISIONI

I futures sul gas stanno crollando a causa della riduzione del consumo di carburante e delle prospettive più deboli, con i contratti statunitensi che scendono nella loro prima sessione di negoziazione del 2023. Ieri il gas europeo ha toccato brevemente il livello più basso dall’inizio della guerra in Ucraina.

“Il rischio di un’estrema rigidità del mercato di cui le persone erano preoccupate prima dell’inizio dell’inverno ora sembra basso”, ha spiegato Abhishek Rohatgi, analista con sede a Singapore per BloombergNEF. “L’Europa ha ricostruito le scorte – ha aggiunto Rohatgi – mentre il clima più mite in tutta l’Asia settentrionale significa che ci sarà meno concorrenza per i carichi di GNL”.

STOCCAGGI PIENI PER L’INVERNO

Governi e servizi pubblici si stavano preparando alla carenza di gas dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina lo scorso anno, interrompendo le consegne di energia e aumentando la domanda globale di GNL. I prezzi del gas e del carbone hanno raggiunto un livello record, e gli importatori si sono precipitati ad accumulare combustibile per l’inverno per farsi trovare pronti quando il consumo raggiungerà il picco.

Questi sforzi per costruire scorte significano che i maggiori consumatori ora possono stare più tranquilli. La Germania, ad esempio, è riuscita ad aggiungere più gas ai suoi stoccaggi alla fine di dicembre, poiché il mix tra un clima più caldo e una minore attività durante le festività natalizie ha ridotto i consumi di carburante. Gli stoccaggi tedeschi di gas ora sono pieni oltre il 90%, dopo essere scivolati ad un minimo stagionale dell’87% prima di Natale. Secondo Gas Infrastructure Europe, in tutto il continente gli stoccaggi sono pieni all’84%, molto al di sopra della norma stagionale quinquennale del 70%.

Anche i forti venti stanno riducendo lo stress sui sistemi energetici della regione: secondo un modello Bloomberg, la Germania domani dovrebbe produrre un livello di energia eolica quasi da record, riducendo la necessità di gas per produrre elettricità.

L’abbattimento della domanda negli ultimi mesi ha contribuito a riequilibrare il mercato del gas. Alcuni consumatori industriali in Europa hanno ridotto o interrotto la produzione perché non volevano pagare prezzi elevati, mentre Paesi emergenti come Pakistan e Bangladesh hanno smesso di importare GNL perché non potevano più permetterselo.

Secondo i commercianti l’aumento dei casi Covid in Cina dovrebbe contribuire a mantenere la domanda di gas inferiore per i prossimi mesi. Tuttavia, permane il rischio di improvvise condizioni meteorologiche estreme. Una prolungata esplosione di freddo di fine inverno potrebbe prosciugare le scorte di gas e far balzare i prezzi del carburante più in alto. Anche le utility, mentre si adeguano alla mancanza di carburante russo, presto dovranno iniziare a pianificare, per evitare carenze per il prossimo inverno.

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