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Gas

Relazione Ue sottolinea impatto positivo del regolamento sullo stoccaggio del gas

Pur non esistendo un’immediata correlazione tra gli obiettivi di riempimento e i prezzi del gas, il rapporto rileva che i picchi di prezzo del gas non possono essere attribuiti agli obiettivi fissati dal regolamento.

I paesi dell’Unione europea hanno compiuto “sforzi sostanziali e senza precedenti” per riempire i loro stoccaggi del gas nel 2022, superando l’obiettivo previsto da Bruxelles dell’80% e raggiungendo addirittura il 94,9% al 1° novembre 2022. È uno dei risultati della relazione e documento di lavoro pubblicato oggi dalla Commissione Ue, che esaminano come il regolamento (UE) 2017/1938, modificato nel 2022 per introdurre obiettivi di riempimento dello stoccaggio di gas, abbia contribuito ad affrontare la crisi energetica determinata dall’invasione russa dell’Ucraina.

GARANTITA LA SICUREZZA

L’elevato livello di riempimento degli stoccaggi ha contribuito notevolmente a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento durante l’inverno 2022/2023, che a sua volta ha ridotto il premio di rischio nel mercato del gas a fine anno, sottolinea la Commissione nella relazione.

PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO PER ACCORDI UE NEL GAS

Per la prima volta in assoluto, inoltre, nel 2022 i paesi dell’Ue hanno sviluppato accordi specifici per condividere le risorse di stoccaggio e i relativi costi a livello transfrontaliero. La Commissione Ue raccoglierà il loro feedback su queste disposizioni.

NESSUNA IMMEDIATA CORRELAZIONE TRA STOCCAGGI E PREZZI

Pur non esistendo un’immediata correlazione tra gli obiettivi di riempimento e i prezzi del gas, il rapporto rileva che i picchi di prezzo del gas non possono essere attribuiti agli obiettivi fissati dal regolamento. Inoltre, sono state adottate opportune misure per rimuovere l’influenza potenzialmente negativa dei paesi extra Ue sui livelli di riempimento dei siti di stoccaggio. Gli impianti di stoccaggio precedentemente di proprietà e gestiti da Gazprom sono stati riempiti al 94% a novembre 2022, rispetto al solo 26% del novembre 2021.

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