Advertisement vai al contenuto principale
Riciclo Rifiuti

Riciclo, L’Italia leader europeo col 72%. Il rapporto

L’industria italiana del riciclo in costante crescita 4.800 imprese, 236.365 occupati, 10,5 miliardi di valore aggiunto, oltre 25 milioni di tonnellate di materie prime seconde prodotte. Il rapporto Il Riciclo in Italia 2022

In 25 anni, con la riforma avviata col D.lgs 22 del 1997, in Italia si è passati dall’emergenza rifiuti all’eccellenza nel riciclo e oggi l’Italia è leader europeo del riciclo dei rifiuti e l’industria ha conosciuto una crescita costante quantitativa e qualitativa, rappresentando un modello italiano vincente. Questo quanto emerge da Rapporto Il Riciclo in Italia 2022, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e presentato in occasione della Conferenza Nazionale dell’Industria del Riciclo “L’eccellenza del riciclo e le sfide future”.

FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE: IL RICICLO IN ITALIA 2022

Il rapporto Il Riciclo in Italia 2022, realizzato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile è stato presentato in occasione della Conferenza Nazionale dell’Industria del Riciclo “L’eccellenza del riciclo e le sfide future”, promossa dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Conai, con Pianeta 2030 del Corriere della Sera, con il patrocinio del Ministero dell’ Ambiente e della Sicurezza Energetica e di ISPRA.

Dallo studio emerge che nel 2020 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è arrivata al 63% e lo smaltimento in discarica è sceso al 20%, mentre il riciclo dei rifiuti industriali ha superato il 70% e lo smaltimento in discarica è sceso al 6% . Questo cambiamento nella gestione di rifiuti ha alimentato la crescita dell’industria italiana del riciclo diventata un comparto rilevante e strategico del sistema produttivo nazionale che conta 4.800 imprese, 236.365 occupati, genera un valore aggiunto di 10,5 miliardi (aumentato del 31% dal 2010 al 2020) e che produce ingenti quantità di materiali riciclati. Si tratta di 12milioni e 287 mila tonnellate di metalli, in gran parte acciaio; di 5 milioni e 213 mila tonnellate di carta e cartone; di 2 milioni 287 mila tonnellate di pannelli di legno truciolare; di 2 milioni e 229 mila tonnellate di vetro riciclato; un milione e 734 mila tonnellate di compost e 972 mila tonnellata di plastica riciclata.

Nel complesso – secondo quanto evidenziato dai dati – la produzione di materiale riciclato è aumentata del 13,3% tra il 2014 e il 2020. L’ Italia, nel 2020 ha riciclato il 72% di tutti i rifiuti, urbani e speciali-industriali, un primato europeo, (il 53% la media Ue e il 55% quella della Germania), con un tasso di utilizzo di materiali riciclati sul totale dei materiali consumati al 21,6% (media Ue 12,8%, 13,4% in Germania). Anche per la gestione dei rifiuti d’imballaggio l’Italia è un’eccellenza europea del riciclo con più di 10,5 milioni di tonnellate avviate a riciclo, con un tasso pari al 73,3% nel 2021, superiore non solo al target europeo del 65% al 2025 ma, con 9 anni di anticipo, anche al target europeo del 70% al 2030.

ROCHI: SERVONO MISURE PER RAFFORZARE LA DOMANDA DI MPS

“Il settore del riciclo, pilastro fondamentale di un’economia circolare -ha detto in una nota Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – è strategico per non sprecare risorse preziose, per non riempire il Paese di discariche, per recuperare materiali utili all’economia e ridurre le emissioni di gas serra. Per questo in un momento di congiuntura economica negativa servono misure incisive per rafforzare la domanda di MPS, le materie prime seconde prodotte col riciclo ed interventi strutturali per affrontare il forte aumento dei costi dell’energia che per l’industria del riciclo costituiscono la quota maggiore dei costi di produzione”.

MISURE E INTERVENTI STRUTTURALI

Le misure proposte dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per rafforzare la domanda di MPS sono l’ introduzione di un’aliquota IVA agevolata per il materiale riciclato compensata con un aumento del prelievo sui rifiuti smaltiti in discarica o con inceneritori; l’ introduzione per gli appalti pubblici verdi (GPP) e i relativi criteri ambientali minimi (CAM) l’obbligo di acquisire di quantità minime stabilite di materiale riciclato impiegabile per gli utilizzi previsti nel progetto; il rafforzamento dell’utilizzo del materiale riciclato nei settori produttivi con accordi di settore.

Gli interventi strutturali per ridurre l’ esposizione del settore ai costi energetici secondo la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, riguardano, invece, un’analisi approfondita delle fasi del processo industriale di riciclo al fine di introdurre possibili innovazioni per produrre ulteriori miglioramenti di efficienza e di risparmio di elettricità e calore, la semplificazione e l’ accelerazione  delle procedure per utilizzare fonti rinnovabili di energia autoprodotta; la semplificazione delle procedure per la valorizzazione termica dei residui dei processi di riciclo per generare calore ed elettricità da impiegare negli stessi  impianti .

ALCUNI DATI SULLE PERFOMANCE DELLE FILIERE

Il tasso di riciclo degli imballaggi di carta nel 2021 – secondo il rapporto – ha raggiunto l’85% e per il vetro il 77% e hanno superato il target europeo al 2030. Nel 2021 il 63% di carta e cartone e il 61,6% di vetro prodotti in Italia provengono da riciclo. Al 2021 la percentuale di riciclo dei rifiuti di imballaggi in plastica ha raggiunto, invece, il 56%, + 14%, rispetto al 2016, superando il target del 55% al 2030, ma la nuova metodologia europea di misurazione dei target, ridurrà la percentuale attuale. Necessaria quindi la crescita della raccolta differenziata e/o lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclo

Al 2021 – secondo i dati dello studio – la percentuale di riciclo degli imballaggi di alluminio sull’immesso al consumo ha raggiunto il 68% e la percentuale degli imballaggi in acciaio il 72%. L’Italia è il leader europeo nel riciclo del rottame di ferro. Per ciò che concerne il riciclo del legno, nel 2021 la percentuale di riciclo sull’immesso al consumo degli imballaggi in legno ha raggiunto il 65%, a fronte di una media UE del 32,4%. Il 97% del materiale legnoso riciclato in Italia viene trasformato in pannelli truciolari settore dove l’Italia è un’eccellenza mondiale.

Dal rapporto condotto dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile emerge che nel 2021 sono state prodotte 1,6 Mt di bioplastiche compostabili, in crescita rispetto al 2020 (+25%). Con il riconoscimento del Consorzio Biorepack, il riciclo organico potrà arrivare a 51,6 kt nel 2024. Per quanto riguarda la frazione organica, lo studio evidenzia che nel 2020 sono state avviate a riciclo 7,2 Mt di rifiuti organici e sono state ricavate circa 2,2 Mt di compost e circa 130 M m3 di biometano. Prioritario migliorare gli impianti per produrre compost di qualità e biometano.

Per vedere nel dettaglio i dati del rapporto e le performance delle 19 filiere: Presentazione Edo Ronchi – Conferenza nazionale industria riciclo – 2022 (1)

 

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su