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Piombino Rigassificatore

Rigassificatore di Piombino, le reazioni dopo la sentenza del Tar Lazio

Per il governatore toscano Giani, che si è detto soddisfatto per la decisione, “se non ci fosse stata Piombino, probabilmente il prezzo del gas in Italia sarebbe stato più alto”. Critico invece il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari: “è una sentenza punitiva”

Ieri il Tar Lazio ha emesso la sentenza sul ricorso avanzato dal Comune di Piombino contro la decisione di installare un rigassificatore nel porto della città toscana. Il tribunale ha respinto le motivazioni del Comune di Piombino e lo ha condannato a pagare 90.000 euro di spese processuali.

Nella sentenza, citata da T24 (quotidiano economico del gruppo 24 Ore), si legge che “l’azione amministrativa del Commissario e delle varie istituzioni coinvolte si è esplicata in modo corretto e conforme alla legittimità procedurale e sostanziale nell’ambito di procedimenti: i) articolati e complessi, che hanno visto il coinvolgimento di numerosi soggetti, ciascuno dei quali ha avuto modo di dare il suo apporto e di essere adeguatamente ascoltato; ii) caratterizzati da valutazioni tecnicamente complesse, assunte in modo immune da mende; iii) sfociati nella realizzazione, sostanzialmente in linea con la tempistica pianificata, di un progetto di rilevanza strategica per la politica energetica del Paese e quindi per gli interessi degli italiani. E tanto in considerazione del perdurare della guerra Ucraino-Russa, della costante e impellente necessità per l’Italia di rendersi sempre più indipendente dalla Russia e del rilievo per cui il terminale di Piombino copre oggi circa il 20% della capacità di rigassificazione italiana. Il ricorso – si legge nell’atto – e i mezzi proposti con tutti gli atti di motivi aggiunti vanno respinti in quanto sono complessivamente infondati”.

IL SINDACO DI PIOMBINO: “È UNA SENTENZA PUNITIVA”

Per il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, si tratta di “una sentenza punitiva per un Comune che ha avuto la sola colpa di difendere la sua città. La condanna al pagamento delle spese legali è ingiustificata. Il ricorso è stato considerato ammissibile in ogni sua parte, è una sentenza senza precedenti, così come lo è l’analoga condanna al pagamento delle spese anche a carico di USB, WWF e Greenpeace, che avevano spontaneamente affiancato il nostro ricorso. Evidentemente – ha aggiunto Ferrari – il Tar ha voluto fare del Comune di Piombino un esempio per tutti gli enti che, in futuro, si troveranno in una circostanza simile alla nostra e chiarire che le esigenze dei cittadini non sono una priorità. Abbiamo perseguito ciò che credevamo giusto, combattuto una battaglia doverosa e, a prescindere da questa sentenza, raggiunto dei risultati importanti in termini di garanzie sulla sicurezza e sull’impatto ambientale. Se non fosse stato per l’opposizione del nostro Comune, il rigassificatore sarebbe rimasto nel nostro porto molto più di 3 anni e senza le tutele che siamo riusciti ad ottenere”.

IL GOVERNATORE GIANI: “IL RIGASSIFICATORE DI PIOMBINO CALMIERA IL PREZZO DEL GAS”

“Ieri ho vissuto una sensazione di orgoglio, per me e per tutti coloro che hanno lavorato per poter creare le condizioni per cui il rigassificatore a Piombino fosse posto in termini di estrema correttezza, con procedure trasparenti, che hanno visto l’ascolto di tutti coloro che volevano esprimere una propria opinione”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, esprimendo “grande soddisfazione” per la sentenza del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso del Comune.

“Oggi Piombino significa 1,5 miliardi di metri cubi di gas – ha detto il governatore nel corso di una conferenza stampa – che non solo hanno supportato il nostro fabbisogno energetico, ma che, secondo le logiche di mercato, hanno consentito di tenere basso il prezzo del gas. Se non ci fosse stata Piombino, probabilmente il prezzo del gas in Italia sarebbe stato più alto, quindi pensate a quante risorse direttamente o indirettamente ha portato”.

Secondo Giani, “se oggi vediamo rallentare l’inflazione è anche perché, abbassandosi i costi dell’energia, Piombino ha consentito un calmieramento. Perciò, quando vedo che il Comune di Piombino dovrà pagare 90mila euro di spese legali necessarie per fare i ricorsi, che poi sono stati sostanzialmente rifiutati nella pronuncia della sentenza del Tar, spero che qualcuno pensi a come l’interesse generale debba invece essere tutelato”.

IN ARRIVO 22 CARICHI DI GAS

Come riportava il Sole 24 Ore, lo scorso 11 ottobre “nel porto di Piombino è giunta l’ultima nave, la terza dopo quella di prova a luglio e l’altra sbarcata ai primi di ottobre (la Orion Manet). La Global Star – questo il nome della nave – è arrivata dagli Stati Uniti con un carico di 175.000 metri cubi di GNL. Nei prossimi mesi, spiegava il Sole, “sono attesi molti altri carichi diretti alla prima delle due navi FSRU acquistate da Snam su mandato del governo”.

Il giorno dopo, il 12 ottobre 2023, Gaetano Mazzitelli, Chief Commercial & Regulatory Officer di Snam, riferiva che “la capacità di rigassificazione è stata venduta al 100% per il 2023, al 95% per i prossimi due anni e all’86% per i prossimi 20 anni. I due rigassificatori di Ravenna e Piombino “consentiranno all’Italia di disporre di una capacità di rigassificazione aggiuntiva di 10 miliardi di metri cubi di gas e di diversificare ulteriormente le importazioni”.

A PIOMBINO IL GNL PROVENIENTE DAL QATAR

Sempre lo scorso ottobre Eni ha firmato un contratto a lungo termine con QatarEnergy LNG NFE, una joint-venture tra Eni e QatarEnergy, per sviluppare il progetto North Field East (NFE) in Qatar, per la fornitura fino a 1,5 miliardi di metri cubi l’anno di GNL. I volumi verranno consegnati al terminal di rigassificazione “FSRU Italia” di Piombino a partire dal 2026 e per una durata di 27 anni.

I volumi di GNL prodotti dal progetto NFE aumenteranno la produzione di gas naturale liquefatto del Qatar di 45 mld di mc, oltre agli attuali 108 mld di mc. Dal 2007 Eni importa in Europa dal Qatar 2,9 mld di mc l’anno attraverso un contratto a lungo termine.

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