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Energia

Germania pronta a rafforzare la rete per far spazio alle rinnovabili

Il ministro dell’Economia Peter Altmaier sta spingendo per una rapida espansione della rete elettrica tedesca

Peter Altmaier non si è nascosto dietro a un dito. Visitando la Federal Network Agency, l’Agenzia federale per il mercato dell’energia elettrica in Germania, il ministro dell’Economia ha ammesso che i piani per espandere la rete elettrica del paese sono “catastroficamente in ritardo”. Al ritmo attuale, è stato il suo pensiero, il programma a lungo termine della Germania per passare alle rinnovabili è a rischio.

ALTMAIER HA MESSO AL PRIMO POSTO DEI SUOI PIANI L’ESPANSIONE DELLA RETE

Altmaier, molto vicino al Cancelliere Angela Merkel, vuole mettere al primo posto dei suoi piani l’espansione della rete, come ha chiarito quando è entrato in carica lo scorso marzo. Durante la sua visita ha presentato un piano d’azione per ottimizzare la rete, proponendo un migliore controllo dei progetti e un più stretto coordinamento a livello federale e statale, coinvolgendo anche i gestori di rete. I rischi in questo modo, sarebbero identificati e ridotti al minimo, ha detto il ministro.

ENTRO LA FINE DELL’ANNO, ALTMAIER INTENDE PRESENTARE UNA PROPOSTA DI LEGGE PER ACCELERARE L’ESPANSIONE DELLA RETE

Entro la fine dell’anno, Altmaier intende presentare una proposta di legge per accelerare l’espansione della rete e ridurre i tempi per la pianificazione e l’approvazione. Le proposte, tuttavia, non sono realmente nuove. Il governo ha fatto diversi tentativi nel corso degli anni per accelerare l’espansione della rete, ma i risultati non sono stati quelli attesi.

PROGRESSI LENTI NELL’AMPLIAMENTO DELLA RETE ELETTRICA

Il rapido ampliamento della rete elettrica è la chiave per la conversione a lungo termine della Germania alle rinnovabili. In futuro, il paese dipenderà maggiormente dai parchi eolici lungo le coste del Mare del Nord e del Baltico, ma i maggiori consumatori si trovano nei centri industriali della Germania a ovest e a sud. Ciò significa che sono necessarie più linee elettriche per collegare il settentrione al resto del paese. I progressi sono stati però dolorosamente lenti. La rete esistente sta superando i suoi limiti, costringendo i quattro gestori di rete tedeschi – 50Hertz, Amprion, Tennet e TransnetBW – ad intervenire più frequentemente nelle operazioni di rete per garantire un approvvigionamento senza intoppi. L’anno scorso i costi di questi interventi sono ammontati a 1,4 miliardi di euro e si prevede che aumenteranno ancora in futuro, con i consumatori che pagheranno il conto sotto forma di un aumento delle tariffe di rete.

SITUAZIONE CONFUSA DA ANNI germania

La situazione tedesca, infatti, è confusa da anni. Da quando nel 2009, cioè, è stata approvata la legge sull’espansione delle linee energetiche (EnLAG) da 1800 chilometri. Ma a distanza di quasi dieci anni e ben oltre la scadenza del 2015, sono stati completati solo 800 chilometri. Nel 2013, due anni dopo il disastro del reattore di Fukushima in Giappone, la Merkel ha promosso una legge per accelerare la graduale eliminazione dell’energia nucleare e la transizione verso le energie rinnovabili. La legge ha coperto 5.900 chilometri di linee elettriche, di cui 3.050 chilometri di potenziamento della rete e 2.900 chilometri di nuove linee. Ancora una volta, le cose si sono mosse al ritmo di una lumaca: finora sono stati completati solo 150 chilometri. Nel 2015, il progetto ha spostato alcune delle linee ad alta tensione in sotterranea, causando ulteriori ritardi nella pianificazione e nell’approvazione.

CALENDARIO SERRATO: ENTRO IL 2022 STOP ALLE CENTRALI NUCLEARI

Il calendario è molto serrato. Entro la fine del 2022, quando la Germania bloccherà la sua ultima centrale nucleare avrà bisogno di reti pronte per il passaggio completo alle rinnovabili. Ma con i gestori di rete che segnalano ulteriori ritardi nel progetto, il piano d’azione Altmeier ammette che le nuove importanti linee elettriche nord-sud non saranno completate prima del 2025. Quali sono i motivi del ritardo? I gestori di rete lamentano il fatto che le procedure di approvazione sono ancora troppo lunghe. Insomma, la colpa sarebbe della burocrazia.

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