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Anche Toyota investe nelle energie rinnovabili

La casa automobilistica guarda all’energia pulita per alimentare le fabbriche a emissioni zero entro il 2050

Toyota Motor sarà uno degli investitori chiave nel fondo per le energie rinnovabili di Sparx Group annunciato questa settimana, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 delle sue fabbriche e delle concessionarie di automobili.

IL MIRAI RENEWABLE ENERGY FUND GESTITO DA SPARX FINANZIERÀ OGNI GENERE DI RINNOVABILE

Il Mirai Renewable Energy Fund mira a raccogliere 30 miliardi di yen (267 milioni di dollari) di capitale, con Toyota pronta a fornire 10 miliardi di yen. Sparx gestirà il fondo da novembre e solleciterà la partecipazione di altri investitori. Il fondo sarà destinato a garantire finanziamenti per una varietà di impianti solari, eolici, a biomassa e geotermici. Piuttosto che investire in impianti esistenti, il fondo si concentrerà su quelli nuovi per un coinvolgimento fin dalle fasi iniziali. L’energia generata potrà poi essere utilizzata dalle stesse fabbriche o concessionarie Toyota.

L’OBIETTIVO DI LUNGO TERMINE DI TOYOTA E IL BANDO DELLA CO2 DALLE SUE FABBRICHE ENTRO IL 2050

L’azienda automobilistica ha come obiettivo di lungo termine quello di non vendere più nessuna auto alimentata esclusivamente a motori a combustione interna e di non emettere anidride carbonica dalle sue fabbriche entro il 2050. Toyota mira, infatti, ad aumentare le vendite annuali di veicoli elettrici a 5,5 milioni di unità entro il 2030. La casa automobilistica ha costituito il Mirai Creation Fund nel 2015 con Sumitomo Mitsui Banking Corp. e Sparx. Questo fondo ha investito in startup in campi come l’intelligenza artificiale e la robotica.

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