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Perché anche i fondi sovrani del Medio Oriente investono in rinnovabili

Nonostante il petrolio i gestori guardano con sempre più insistenza al superamento dei combustibili fossili

La Abu Dhabi Investment Authority (Adia), il terzo fondo sovrano al mondo, ha annunciato che potrebbe investire di più nelle energie rinnovabili, in quanto i timori dei cambiamenti climatici spingono i gestori dei fondi anche in Medio Oriente, ricco di petrolio, a guardare oltre i combustibili fossili.

I FONDI SOVRANI GLOBALI SI STANNO SENSIBILIZZANDO SU CAMBIAMENTI CLIMATICI E SOCIETÀ A BASSE EMISSIONI DI CO2

“L’industria energetica mondiale si trova nelle prime fasi di un passaggio fondamentale dai combustibili fossili a una dipendenza più sostenibile da una serie di tecnologie rinnovabili”, ha dichiarato Adia nella sua annual review 2017. Secondo l’Authority i fondi sovrani globali si stanno sensibilizzando alle crescenti richieste provenienti dai governi di affrontare il cambiamento climatico e di costruire una società futura a basse emissioni di carbonio. Due anni fa Adia aveva già investito in Greenko Energy Holdings, una delle società indiane di energia rinnovabile, con il GIC di Singapore.

ANCHE IL FONDO SOVRANO NORVEGESE INTENSIFICHERÀ LA VALUTAZIONE DEI RISCHI POSTI DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Adia gestisce le riserve dell’emirato di Abu Dhabi, parte degli Emirati Arabi Uniti che producono circa il 3 per cento dell’output mondiale di petrolio. Secondo il Sovereign Wealth Fund Institute, il fondo gestisce attività per un valore di 828 miliardi di dollari ed è pertanto il terzo fondo sovrano al mondo. Anche il fondo sovrano norvegese che può contare su 1.000 miliardi di dollari di risorse ha dichiarato all’inizio di quest’anno che intensificherà la valutazione dei rischi posti dal cambiamento climatico per i suoi investimenti in produttori di energia, imprese petrolifere e società di materiali di base.

LA VALUTAZIONE DI ADIA PER VALUTARE COME I MERCATI E I GOVERNI POTREBBERO RISPONDERE A QUESTA IMMINENTE TRANSIZIONE

Adia ha dichiarato di aver condotto lo scorso anno una valutazione dei cambiamenti climatici e del loro impatto potenziale, al fine di valutare come i mercati e i governi potrebbero rispondere a questa imminente transizione. Nel complesso, l’analisi di Adia ha mostrato che i suoi rendimenti a lungo termine sono migliorati nel 2017, grazie anche all’aumento dei mercati azionari. In dollari Usa, i tassi di rendimento annualizzati a 20 e a 30 anni del portafoglio Adia sono stati rispettivamente del 6,5 per cento e del 7 per cento. A fronte di tassi di rendimento annualizzati a 20 e a 30 anni rispettivamente del 6,2 per cento e del 6,9 per cento nel 2016.

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