Misure anche per contrastare l’effetto “pancaking, semplificazioni significative per l’autorizzazione dei Data Center, attribuzione ad ARERA del ruolo di regolatore delle attività di trasporto e stoccaggio Ccs e modifiche urgenti al meccanismo di “gas release”
Per contrastare il fenomeno della “saturazione virtuale” che sta bloccando lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, il governo introduce misure urgenti per liberare la capacità della rete elettrica, oggi impegnata da progetti con scarse possibilità di realizzazione. Le nuove norme, contenute nella bozza di Dl Energia visionata da Energia Oltre, puntano a favorire i progetti solidi e cantierabili, introducendo un cambio di paradigma nell’assegnazione delle connessioni e accelerando così la decarbonizzazione del Paese.
La problematica, descritta nel dettaglio nella relazione tecnica che accompagna la bozza di provvedimenti che ieri il ministro Gilberto Pichetto Fratin aveva detto essere all’esame del Dagl di Palazzo Chigi (“Essendo un decreto, la conversione è di 60 giorni e la valutazione è rispetto ai tempi di riapertura del Parlamento. O l’ultimo CdM di luglio prima della pausa o il primo dopo, che darebbe la possibilità di avere più spazio per il Parlamento”), nasce dalla massiccia e concentrata richiesta di connessioni per impianti a fonti rinnovabili (FER), spesso non seguite da autorizzazioni né dalla realizzazione effettiva degli impianti stessi. Questo meccanismo “tiene potenzialmente impegnata la capacità di connessione della rete”, creando un collo di bottiglia che danneggia i progetti concreti e pronti a partire.
UN OSTACOLO CHIAMATO “SATURAZIONE VIRTUALE”
L’aumento della penetrazione delle fonti rinnovabili è cruciale per raggiungere gli obiettivi climatici e per aumentare l’indipendenza energetica nazionale. Tuttavia, uno degli ostacoli più rilevanti è proprio la saturazione virtuale della rete. Se da un lato questo fenomeno testimonia il forte interesse degli operatori, dall’altro sta causando notevoli ritardi. Il problema è legato all’attuale criterio “sequenziale” con cui Terna assegna le soluzioni di connessione: ogni richiesta viene valutata tenendo conto delle precedenti, presupponendo che tutte avranno successo. In questo modo, la capacità di rete viene “virtualmente” occupata, costringendo i nuovi progetti solidi a sostenere costi elevati e tempi lunghi per la connessione, nonostante molti dei progetti che hanno già opzionato la rete potrebbero non vedere mai la luce. Tale modalità è ormai inadatta a gestire un volume di richieste superiore di un ordine di grandezza rispetto agli obiettivi al 2030.
IL NUOVO APPROCCIO: CAPACITÀ PUBBLICA E CRITERI DI SELEZIONE
Per superare queste limitazioni, l’articolo 1 del provvedimento introduce un cambio di paradigma.
Pubblicazione della capacità disponibile (Comma 1): Terna dovrà pubblicare sul portale T.E.R.R.A. la massima capacità da fonti rinnovabili che può essere integrata in ciascuna porzione della rete di trasmissione nazionale, aggiornandola trimestralmente.
Nuovi criteri di assegnazione (Comma 2): Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, sentita ARERA, definirà le modalità operative e i criteri con cui Terna validerà i progetti e assegnerà definitivamente la capacità, assicurando un dimensionamento coerente con gli obiettivi nazionali ed europei.
LE MODIFICHE ALLA NORMATIVA: SOLUZIONI DI CONNESSIONE E PROCEDURE
L’articolo apporta significative modifiche al decreto legislativo n. 190 del 2024, introducendo un nuovo articolo 10-bis sulla connessione alla rete.
Soluzioni “complessive” e “open season” (Art. 10-bis, comma 1): ARERA aggiornerà le condizioni tecniche ed economiche per le connessioni, introducendo soluzioni “complessive” e micro-zonali, da assegnare tramite meccanismi di “open season” (procedure trasparenti e non discriminatorie).
Disposizione transitoria (Art. 10-bis, comma 2): In attesa delle nuove regole, Terna potrà rilasciare soluzioni di connessione anche in eccesso rispetto alla capacità massima, che rimarranno indicative se il progetto non prosegue.
Decadenza delle vecchie soluzioni (Art. 10-bis, comma 3 e 4): Tutte le soluzioni di connessione (STMG) rilasciate per impianti non ancora autorizzati o validati tecnicamente decadranno. Saranno fatte salve quelle per cui, alla stessa data, sia già stato ottenuto un provvedimento favorevole di valutazione di impatto ambientale (VIA).
Semplificazioni autorizzative (Art. 10-bis, commi 8-11): La progettazione e l’autorizzazione delle opere di rete saranno a cura del gestore (Terna) e non più dei richiedenti, con procedimenti autorizzativi semplificati.
MERCATO DEL GAS: MISURE CONTRO IL “PANCAKING” PER PROMUOVERE LA CONCORRENZA
L’articolo 2 del provvedimento interviene sul mercato all’ingrosso del gas, storicamente più caro in Italia rispetto al nord Europa. Per contrastare l’effetto “pancaking” (l’aumento dei costi del gas all’attraversamento di più sistemi), si prevede che ARERA possa applicare corrispettivi di entrata negativi al punto di interconnessione con la Svizzera e/o introdurre un servizio di “liquidità” per offrire gas a prezzi più vicini a quelli del mercato olandese (TTF). L’Autorità dovrà inoltre presentare una proposta per la piena integrazione dei mercati del gas italiano e tedesco.
CENTRI DATI: UN PROCEDIMENTO UNICO PER ACCELERARE LE AUTORIZZAZIONI
L’articolo 3 introduce semplificazioni significative per l’autorizzazione dei Data Center, snodi essenziali per la transizione digitale. Viene istituito un procedimento unico, con l’autorità competente per l’autorizzazione integrata ambientale (Regione o MASE a seconda della potenza) come unico punto di riferimento. I tempi del procedimento sono fissati a dieci mesi, con termini dimezzati per le valutazioni di impatto ambientale.
CCS: ARERA REGOLATORE PER ACCELERARE GLI INVESTIMENTI
L’articolo 4 affronta il tema della cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 (CCUS), indispensabile per la decarbonizzazione dei settori “hard to abate”. Nelle more di una disciplina organica, si attribuisce ad ARERA il ruolo di regolatore delle attività di trasporto e stoccaggio, definendo tariffe e condizioni di accesso alla rete. La misura si rende urgente e indifferibile per salvaguardare le iniziative industriali già in corso, che devono rispettare scadenze vincolanti per ottenere finanziamenti europei.
GAS RELEASE: MODIFICHE PER SNELLIRE LE PROCEDURE E INCENTIVARE LA PRODUZIONE
Infine, l’articolo 5 apporta modifiche urgenti al meccanismo di “gas release” per la produzione nazionale di gas. Vengono definiti in modo più preciso i quantitativi di gas da offrire, viene eliminato l’obbligo di cessione fisica per dare maggiore flessibilità agli operatori, e viene chiarito che anche i contitolari di concessioni con quote minoritarie possono partecipare al meccanismo. Il termine del procedimento amministrativo unico per il rilascio dei titoli minerari viene esteso a sei mesi, data la sua complessità.