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Rinnovabili, quattro anni da record per l’Ue. La transizione è più vicina?

La produzione di energia da rinnovabili nell’Ue è aumentata del 46% negli ultimi quattro anni, mentre la generazioni da fossili ha visto un calo importante. La transizione è più vicina? I dati del think tank Ember

Dal 2019 al 2023 l’Unione Europea ha compiuto passi da gigante nella transizione energetica. La produzione di energia da rinnovabili è aumentata del 46% (+188 GW) grazie alla spinta di eolico e solare. Un incremento che ha fatto scendere di un quinto la generazione da fonti fossili. È quanto emerge dall’ultima analisi del think tank Ember, che mostra l’evoluzione del settore energetico europeo. La transizione è più vicina?

TRANSIZIONE, BOOM DI SOLE E VENTO

La capacità installata di eolico e solare è aumentata del 65% dal 2019 al 2023.Il solare ha raddoppiato la sua capacità, superando i 230.000 pannelli solari al giorno nei quattro anni. La produzione di energia eolica è aumentata del 28% (+103 TWh) dal 2019 al 2023, raggiungendo una quota del 17,5% dell’elettricità dell’Unione Europea. Tutti gli Stati europei hanno fatto passi avanti nelle rinnovabili dal 2019 al 2023, tanto che più della metà ha raddoppiato la capacità eolica e solare.

Il maggiore incremento di capacità eolica e solare si è registrato in Germania (+42 GW, +38%), che ha contribuito per il 22% all’aumento di capacità totale dell’UE. Al secondo posto troviamo la Spagna (+25 GW, +69%), che ha contribuito per il 13%. Esclusi questi 2 Paesi, 14 hanno aggiunto 74 GW di nuova capacità di produzione di energia da vento e sole, il 39% dell’aumento totale della capacità europea.

RECORD NEGATIVO PER I FOSSILI

L’elettricità da combustibili fossili ha visto un calo di un quinto dal 2019 al 2023 (32,5%). Al tempo stesso, la produzione di fossili è scesa del 22% (-247 TWh). In particolare, la produzione di carbone è diminuita di un quarto (-25%, -115 TWh), nonostante un temporaneo aumento nel 2021 per la crisi energetica e il rinvio di alcune chiusure di centrali. La produzione di gas, invece, è calata per quattro anni consecutivi. Nel 2023 ha raggiunto il picco negativo del 21% in meno rispetto ai livelli del 2019 (-120 TWh).

“Senza la crescita del vento e del sole, la produzione di energia fossile sarebbe diminuita di un mero 1,9% (21 TWh) invece di un sostanziale 22%, in quanto la minore domanda di energia elettrica è stata compensata dalla diminuzione della produzione da altre fonti pulite”, si legge nel report.

TRANSIZIONE, CALANO LE EMISSIONI

Dal 2019 al 2023 l’UE ha raggiunto un altro obiettivo importante: ridurre l’intensità delle emissioni del suo settore energetico del 15%, superando la media globale del 4%.

“Politiche climatiche ambiziose e di portata mondiale, combinate con misure mirate per eliminare il gas russo, si sono solidificate in uno slancio reale e duraturo. L’Ue è nel bel mezzo di uno storico spostamento permanente dalla dipendenza da combustibili fossili per l’energia”, ha affermato Sarah Brown, Europe Programme Director di Ember.

TRANSIZIONE, I NUMERI DEL 2023

Guardando allo scorso anno, l’eolico e il solare hanno generato oltre un quarto dell’energia elettrica dell’UE (27%). Un incremento importante, se pensiamo che nel 2019 costituivano appena il 17% del mix elettrico dell’Ue. L’aumento ha permesso alla quota delle rinnovabili di raggiungere il record del 44% del mix energetico, partendo dal 34% del 2019. In particolare, nel 2023, l’elettricità prodotta dal vento è ammontata a 470 TWh, l’equivalente della domanda totale di energia elettrica della Francia, mentre il gas ha generato 449 TWh. Di conseguenza, l’eolico ha raggiunto il traguardo di superare la produzione di gas diventando la seconda fonte di elettricità dell’Ue.

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