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Russia Gas Germania

Russia, cala export di petrolio: -10% tra gennaio e ottobre

Solo nell’ottobre 2020, l’ammontare delle esportazioni di greggio russo è diminuita del 25,3% rispetto a ottobre 2019

A causa della minore domanda e dell’accordo OPEC+, le esportazioni di petrolio della Russia sono diminuite del 10,4% da gennaio a ottobre rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai dati della dogana federale russa, citati dall’agenzia di analisi SeaNews.

CROLLO DEGLI INTROITI DEL 40%

Il valore delle esportazioni di petrolio della Russia è crollato di oltre il 40% nello stesso periodo a causa dei prezzi del petrolio più bassi rispetto al prezzo medio del petrolio nei primi dieci mesi del 2019. Il valore delle esportazioni di petrolio russo è crollato del 40,6% tra gennaio e ottobre 2020, e ammontava a 60,326 miliardi di dollari, secondo i dati del servizio doganale federale russo.

A OTTOBRE IL PICCO

Solo nell’ottobre 2020, l’ammontare delle esportazioni di greggio russo è diminuita del 25,3% rispetto a ottobre 2019 ed è scesa dello 0,9% rispetto a settembre 2020. Il valore delle esportazioni di greggio russo è crollato del 51,9% all’anno in ottobre, in cui le esportazioni valevano 5,13 miliardi di dollari.

L’ACCORDO OPEC+

Per la maggior parte da gennaio a ottobre 2020, la Russia ha fatto parte dell’accordo OPEC+ per ridurre l’offerta, tranne a marzo e all’inizio di aprile, quando Russia e Arabia Saudita non si sono trovate d’accordo su come gestire l’offerta di petrolio al mercato quando la domanda stava crollando a causa della pandemia. Gli attuali tagli alla produzione sono iniziati a maggio 2020 e sono molto più profondi rispetto all’accordo precedente.

Dopo quasi una settimana di dibattiti all’inizio di questo mese, il gruppo OPEC+ ha deciso che avrebbe allentato gli attuali tagli di 500.000 barili al giorno da gennaio, quindi i tagli alla produzione OPEC + sarebbero stati a 7,2 milioni di b/g, invece di 7,7 milioni. I ministri del patto OPEC+ si riuniranno mensilmente per valutare la situazione del mercato e decidere la politica di produzione per il mese successivo. La prossima riunione ministeriale è prevista per il 4 gennaio.

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