Le dichiarazioni del Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas sull’elettrodotto Sicilia-Sardegna
La Sardegna rivendica la sua sovranità energetica. Il Governatore della Regione, Christian Solinas, si è detto decisamente contrario al piano che piace al Governo Conte e che prevede la realizzazione di un elettrodotto Sicilia-Sardegna
IL PROGETTO
Giuseppe Conte , nei mesi scorsi ha annunciato la realizzazione di un elettrodotto tra la Sicilia e la Sardegna, per portare energia da Palermo a Cagliari.
In realtà, si è mosso già qualcosa. E proprio in Sicilia, il governatore Nello Musumeci , l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo e l’ad di Terna Rete elettrica nazionale, Luigi Ferraris, hanno sottoscritto un accordo, come riporta ItaliaOggi, che prevede, tra le altre cose, “un progetto utile a rafforzare l’interconnessione dell’isola col continente mediante la realizzazione di un collegamento Hvdc tra Sardegna e continente che consentirà di realizzare il progressivo piano di decarbonizzazione del sistema elettrico”.
LE PAROLE DI SOLINAS
Ma Solinas non ci sta. L’elettrodotto, per il Governatore, farebbe dipendere la Sardegna da Palermo. “Tuteleremo in ogni sede la sovranità energetica della Sardegna”, ha detto il Presidente della regione, sottolineando la sua contrarietà “al progetto del governo di staccare la sovranità energetica e far dipendere l’Isola da un cavo che arriva dalla Sicilia”.
UNA NECESSITA’?
In realtà, la Sardegna sul fronte energia ha la sua indipendenza, ma dipendente dal carbone. Fonte, però, che l’Italia dovrebbe abbandonare entro il 2025, secondo una direttiva dell’Unione Europa.
LA SARDEGNA VUOLE IL METANO
Per uscire dal carbone, però, la Sardegna ha già un suo programma e punta sul metano. Già con l’ex Governatore Francesco Pigliaru è stato sottoscritto un progetto per la realizzazione di un gasdotto sottomarino che porterebbe il metano sull’isola (e risparmio di 300 milioni di euro sulla bolletta energetica regionale).
INCONTRI TRA CONTE E SOLINAS
Dichiarazioni a parte, qualcosa in più sarà deciso per la fine del mese, quando sono previsti una serie di incontri del governatore con i ministri del nuovo governo Conte.