Analisi di Massimo Di-Odoardo di Wood Mackenzie sugli stoccaggi di gas in Europa in vista dell’inverno e sulla dipendenza dalla Russia
Questo inverno l’Europa potrebbe dover affrontare carenze di gas importanti se l’inverno risulterà particolarmente freddo tanto da esaurire i livelli di stoccaggio, lasciando la regione interamente dipendente da ulteriori flussi dalla Russia.
Secondo Massimo Di-Odoardo, vicepresidente per la ricerca sul gas e sul GNL di Wood Mackenzie, se l’Europa e l’Asia avranno un inverno freddo non ci sarà abbastanza gas per soddisfare la domanda, a meno che non arrivino volumi extra dalla Russia.
“Questo inverno potrebbe essere come nessun altro”, ha dichiarato Di-Odoardo spiegando che “un inverno freddo sia in Europa che in Asia rischierebbe di azzerare i livelli di stoccaggio europei, lasciando l’Europa dipendente dalla tempestiva approvazione del Nord Stream 2 o dalla volontà russa di spedire più gas attraverso l’Ucraina”.
GAS: SCORTE EUROPEE ARRIVERANNO A 58 MLD METRI CUBI ENTRO FINE OTTOBRE
Secondo Wood Mackenzie le scorte europee raggiungeranno gli 87 miliardi di metri cubi entro la fine di ottobre, con l’Europa che ne utilizzerà circa 58 miliardi di metri cubi per soddisfare la domanda invernale. Se le temperature rientreranno nei normali livelli stagionali, l’Europa non avrà problemi a soddisfare la sua domanda, altrimenti “sarà totalmente dipendente dai flussi russi”, ha spiegato Di-Odoardo.
RIFLETTORI SU NORD STREAM 2 E GASDOTTI UCRAINI
A peggiorare la situazione l’eventualità che l’inverno sia particolarmente freddo anche in Russia. In tal caso Gazprom potrebbe avere solo volumi sufficienti per spedire carburante extra tramite il Nord Stream 2 o attraverso i gasdotti ucraini, “ma non entrambi”, ha specificato l’analista.
L’incertezza sulla tempistica per l’avvio del gasdotto Nord Stream 2 e sulla disponibilità di Gazprom a inviare volumi aggiuntivi attraverso le rotte esistenti attraverso l’Ucraina e la Bielorussia, sono fattori chiave del prezzo del gas, scrive Bloomberg.
Se Nord Stream 2 verrà approvato entro la fine dell’anno, potrebbe fornire fino a 12,5 miliardi di metri cubi durante l’inverno e “fornire un po’ di tregua”, ha affermato Di-Odoardo.