Tra settembre e ottobre l’iniziativa promossa dal Comitato Nucleare e Ragione toccherà 32 città italiane per promuovere i benefici delle tecnologie nucleari in tutti i suoi impieghi
Transizione energetica, nuove tecnologie, comunicazione e prospettive future. Questi i principali temi di cui si è discusso alla conferenza stampa dell’iniziativa “Stand Up per for Nuclear”, giunta alla sesta edizione, a cui hanno partecipato il deputato Alessandro Colucci di Noi Moderati, Pierluigi Totaro, presidente del Comitato Nucleare e Ragione, l’associazione promotrice dell’iniziativa italiana dello Stand up for nuclear, e i membri del comitato Eleonora Agus Poletti, Raffaella Di Sipio e Gabriele Tedesco.
La manifestazione tra settembre e ottobre toccherà 32 città italiane per promuovere i benefici delle tecnologie nucleari in tutti i suoi impieghi civili, in ambito energetico, medico-diagnostico, industriale e nella ricerca scientifica.
NUCLEARE, COLUCCI: “LE POSIZIONI IDEOLOGICHE CI FANNO FARE PASSI INDIETRO”
Per il deputato Colucci l’iniziativa Stand up for Nuclear “è molto importante. Di recente abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Valditara sul tema dell’educazione e dell’informazione. Come Noi Moderati, siamo convinti che ci sia bisogno di un salto in avanti per capire di cosa stiamo parlando. Da sempre l’Italia è un Paese nucleare, quindi crediamo sia paradossale non avere la disponibilità, da una parte dell’opinione pubblica, di creare energia da fonte nucleare.
Purtroppo in Italia, avendo delle forti posizioni ideologiche, ci siamo ritrovati a ricorrere ai combustibili fossili in un momento di grande necessità. Le posizioni ideologiche ci fanno fare enormi passi indietro, e per poter superare i fossili e fare la transizione ecologica è necessario il mix energetico di energia prodotta da fonti rinnovabili e da nucleare. Stand Up for Nuclear è l’iniziativa giusta per creare consapevolezza a tutti i livelli, a maggior ragione qui in Parlamento, per un vero e proprio cambio culturale”.
POLETTI: “INFORMIAMO I CITTADINI SU PREGI E DIFETTI DEL NUCLEARE”
Ha preso poi la parola Eleonora Agus Poletti, membro e responsabile comunicazione del Comitato Nucleare e Ragione, che ha illustrato l’iniziativa “Stand Up per for Nuclear”. “Si tratta – ha spiegato – della più importante iniziativa globale pro nucleare. È iniziata nel 2019 con l’obiettivo di fermare e invertire i phase-out nucleari, far crescere la comunità nucleare globale e far ripartire ed estendere i reattori nucleari. Il caso italiano è particolare perché noi non abbiamo più dei reattori per cui portare avanti queste cause; il nostro obiettivo è quindi fornire all’opinione pubblica tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per caprie i pregi e i difetti di questa tecnologia e perché riteniamo importante il ritorno del nucleare”.
TOTARO: “UN’ASSOCIAZIONE DI GIOVANI CHE HANNO A CUORE LE SORTI DELLE NUOVE GENERAZIONI”
“Il Comitato Nucleare e Ragione – ha affermato il presidente, Pierluigi Totaro – nasce a Trieste nel 2011, e negli anni è cresciuto e oggi conta circa 300 membri, con un’età media di poco superiore ai 30 anni. Ciò significa che c’è un perfetto connubio tra competenze elevate e una giovane generazione di studenti e ricercatori che credono nell’importanza della divulgazione scientifica e che hanno a cuore le sorti della nostra generazione e di quelle future, ed è questo che ci spinge ad andare in piazza a parlare con le persone. È per questo che partecipiamo a conferenze, seminari, facciamo incontri nelle scuole e organizziamo visite tecniche alle strutture, perché è solo vedendo le cose con i propri occhi che alcuni pregiudizi possono essere abbattuti”.
DI SIPIO: “SUL NUCLEARE IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE È FONDAMENTALE”
“Il ruolo della comunicazione di impegnarsi nella divulgazione scientifica sul tema del nucleare – ha affermato il membro del comitato, Raffaella Di Sipio – è l’elemento cruciale su cui ogni volta nei Paesi si discute di energia nucleare. Dall’ultimo sondaggio di SWG è emerso che tra il 49% e il 55% degli italiani è favorevole alle nuove tecnologie nucleari. Ciononostante, il fenomeno del NIMBY è ancora piuttosto radicato.
Inoltre, 3 cittadini su 4 chiedono che ci sia un’azione proattiva che fornisca più informazioni sull’energia nucleare. Infine, per quanto riguarda un eventuale nuovo referendum, 2 cittadini italiani su 3 ritengono un rimpianto l’esito dei precedenti referendum e che non possono essere considerati una chiusura rispetto allo sviluppo futuro. Se si tenesse un referendum oggi, dal sondaggio di SWG è emerso che, anche se un 20-30% della popolazione si ritiene ancora contraria, una quota equivalente si dice favorevole e ci sono ulteriori quote che si definiscono convincibili”.