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Cyber Security

Studio: i problemi di sicurezza e privacy impediscono un uso efficace dei dati IoT

La maggior parte delle aziende condivide i dati IoT solo all’interno delle proprie organizzazioni

Secondo una ricerca di Inmarsat – società globale di comunicazioni mobili via satellite – relativamente poche aziende traggono il massimo beneficio dai dati Internet of Things (IoT) che raccolgono. La maggior parte delle aziende oggi condivide i dati IoT solo all’interno delle proprie organizzazioni, poiché problemi di sicurezza e privacy impediscono di diffonderli ad organizzazioni esterne. Una raccolta dati poco frequente e la mancanza di una strategia per i dati IoT fanno sì che molte aziende intervistate abbiano difficoltà a estrarre tutto il valore dai propri dati IoT. Un approccio più strategico, ambizioso e aperto alla raccolta e alla condivisione di dati non sensibili potrebbe fornire dei vantaggi sostanziali per le aziende che lottano per ottenere il massimo dai progetti IoT.

La raccolta e la condivisione dei dati giusti al momento giusto consente alle aziende e ai loro partner di prendere decisioni migliori e più proattive lungo la catena del valore, ottimizzare le operazioni non appena si verifica un problema, o addirittura anticiparlo e risolverlo prima ancora che si verifichi. Queste informazioni basate sui dati possono aiutare le aziende a ridurre gli sprechi, aumentare la produttività, migliorare il servizio clienti ed eseguire operazioni più sostenibili.

PER 89% DI LAVORATORI OIL&GAS AZIENDE NON UTILIZZANO DATI IN MODO EFFICACE

La ricerca si basa su interviste a 450 soggetti in tutto il mondo nei settori agricoltura, servizi elettrici, estrazione mineraria, petrolio e gas, trasporti e logistica. Secondo lo studio, tra coloro che lavorano nel settore petrolifero e del gas, ben l’89% degli intervistati ammette che la propria organizzazione non utilizza i dati raccolti dai progetti IoT nel modo più efficace possibile. Questo nonostante degli alti livelli di adozione dell’IoT in generale. Gli ostacoli più diffusi sono i problemi di sicurezza e privacy dei dati, citati come ostacolo da oltre la metà (53%) di tutti gli intervistati, seguiti da vicino da un ritardo tra la raccolta e la disponibilità dei dati (52%) e dalla mancanza di una strategia dati IoT (34%).

L’accelerazione sull’adozione dell’IoT nel corso della pandemia Covid ha evidenziato il fatto che le strategie di condivisione dei dati di molte aziende non sono ancora così avanzate come dovrebbero. Attualmente, solo il 16% di tutte le organizzazioni petrolifere e del gas rende disponibili (per l’accesso e l’utilizzo) i dati IoT non sensibili a chiunque all’interno della propria organizzazione e ai loro partner. Al contrario, poco più di due su cinque (43%) limitano l’uso dei dati IoT a determinati dipartimenti coinvolti nei loro progetti IoT. Questo però è destinato a cambiare, con una percentuale maggiore di organizzazioni petrolifere e del gas (41%) che si sposta verso la condivisione dei dati con la loro catena di approvvigionamento e una ancora minore (16%) di quelli che pianificano di limitare i dati IoT a dipartimenti specifici. Questo cambiamento si sta verificando in un contesto in cui sempre più aziende comprendono che la condivisione responsabile e sicura dei dati IoT è un passo necessario per sfruttare il massimo valore dei dati.

LE DIFFERENZE NELL’UTILIZZO DEI DATI A LIVELLO GEOGRAFICO

La ricerca rivela che disporre di una strategia di dati IoT formale è un passo fondamentale per trarre i benefici ottimali dalla tecnologia, garantendo che i dati vengano prodotti, condivisi e analizzati tra le parti giuste al momento giusto. È molto più probabile che le organizzazioni petrolifere e del gas con una strategia IoT formale raccolgano data points nei loro progetti IoT in tempo reale (il 68% degli intervistati, rispetto a solo il 15% tra le organizzazioni senza una strategia IoT).

C’è anche una notevole differenza nel modo in cui le aziende petrolifere e del gas sono strategiche nell’utilizzo dei loro dati IoT in base alla regione in cui operano: se solo il 25% delle aziende dell’Asia del Pacifico fatica a utilizzare i dati IoT in modo efficace a causa della mancanza di una strategia, la percentuale aumenta al 30% delle organizzazioni in Nord America e al 55% in Russia e negli Stati ‘stan’ (Kazakistan, Tajikistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Afghanistan, e Pakistan). “Nonostante il settore petrolifero e del gas stia facendo grandi passi avanti nell’utilizzo dei dati IoT, le compagnie oil&gas potrebbero fare di più per ricavarne un maggiore valore”, ha affermato Damian Lewis, Market Development Manager di Inmarsat Enterprise. “La mancanza di strategie formali IoT è uno dei principali ostacoli che impedisce alle major di sfruttare i propri dati nel modo più efficace possibile”.

INMARSAT: “DATI ESSENZIALI PER IMPLEMENTARE UNA CHIARA STRATEGIA IOT”

Per Lewis i dati e le informazioni sono essenziali per il successo e l’implementazione di una chiara strategia dati IoT che possa garantire che i dati delle compagnie petrolifere e del gas vengano comunicati efficacemente all’interno e attraverso la catena di approvvigionamento: “sebbene la nostra ultima ricerca mostri che la maggior parte delle organizzazioni di oggi sta raccogliendo dati IoT, c’è ancora molto che le aziende devono fare per trarne il massimo beneficio”, ha affermato Mike Carter, presidente di Inmarsat Enterprise. “La misura definitiva del successo di un progetto IoT è il modo in cui migliora il modo in cui operano un’azienda e il suo ecosistema partner. Ciò è in gran parte dovuto al tipo di dati estratti e al modo in cui vengono condivisi e trasformati in informazioni aziendali pratiche e attuabili in modo tempestivo”.

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