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Nord Stream 2

Sul Nord Stream 2 è battaglia tra Usa e Russia

Gli Stati Uniti pronti alle sanzioni mentre a Bovanenkovo, un giacimento di gas nell’Artico russo, Gazprom è pronta ad aumentare la produzione per fornire gas alla nuova condotta

Non si placano le tensioni sulla realizzazione del Nord Stream 2. Gli Stati Uniti si stanno preparando, infatti, a imporre sanzioni sul controverso gasdotto che ha come obiettivo quello di raddoppiare le forniture di gas russo direttamente alla Germania attraverso il mar Baltico.

PERRY: SENATO USA PRONTO AD APPROVARE SANZIONI

Ad annunciarlo è stato il segretario all’Energia statunitense, Rick Perry, parlando da Kiev. “Il Senato degli Stati Uniti è pronto ad approvare una proposta di legge, e la Camera farà altrettanto. Arriverà al presidente, che la firmerà, imponendo delle sanzioni sul Nord Stream 2”.

LE PERPLESSITA’ USA: GASDOTTO COME ARMA POLITICA

L’infrastruttura suscita da tempo perplessità negli Stati Uniti ed è stata attacca a più riprese dal presidente Donald Trump. Gli Usa si oppongono al gasdotto perché temono che venga usato da Mosca come arma politica, grazie a un maggiore controllo sugli approvvigionamenti all’Europa. E in particolare sull’Ucraina che ne uscirebbe fortemente ridimensionata visto che attualmente tutte le forniture di gas russe dirette verso il Vecchio Continente passano per il paese dell’Est.

NUOVE SANZIONI COLPO ANCHE ALL’ECONOMIA RUSSA

Naturalmente, come riporta anche il Financial Times “qualsiasi sanzione sarebbe un colpo non solo per il progetto ma anche per l’economia russa, dando nuovo slancio a un regime sanzionatorio di cinque anni contro Mosca che ha tagliato fuori alcune delle sue maggiori società dalle banche straniere e di fatto ha vietato a molti dei suoi più importanti uomini d’affari di fare affari in Occidente”.

GAZPROM REPLICA: È SOLO UN PROGETTO COMMERCIALE

Per Gazprom, la società energetica russa che si occupa del piano, il Nord Stream 2 è solo un progetto commerciale, che aumenterà la sicurezza energetica per i consumatori europei. Alcuni funzionari vicini al progetto, hanno raccontato a Ft che, “pur preoccupati di parlare di sanzioni, credevano che Washington non avrebbe imposto misure, ma che avrebbe solo incrementato le minacce per scoraggiare le aziende occidentali dall’investire in futuri progetti energetici russi”.

A BOVANENKOVO TUTTO PRONTO PER AUMENTARE LA PRODUZIONE

Nel frattempo, Bovanenkovo, un giacimento di gas di 1.000 km quadrati a 2.200 km a nord di Mosca nell’Artico russo, che Gazprom ha sviluppato per fornire il gas per il Nord Stream 2, sta già aumentando la produzione prima del completamento del gasdotto previsto per la fine dell’anno.

NESSUN PARTNER HA LASCIATO IL PROGETTO nor

Ulrich Lissek, responsabile delle comunicazioni e delle relazioni governative di Nord Stream 2, ha dichiarato che l’azienda è “consapevole del fatto che negli Stati Uniti sono in corso discussioni sulle sanzioni contro le aziende coinvolte in Nord Stream 2”. “Sappiamo che c’è un rischio. Tuttavia, non ci aspettiamo che vengano imposte sanzioni. Naturalmente siamo in stretto contatto con le aziende che lavorano per noi per seguire la situazione e, se necessario, prendere le decisioni necessarie”, ha detto Lissek, aggiungendo che nessun contraente ha lasciato il progetto in vista del rischio di sanzioni. L’accordo sul finanziamento del progetto è stato firmato con Engie (Francia), Omv (Austria), Royal Dutch Shell (Regno Unito-Paesi Bassi), Uniper e Wintershall (Germania).

PESKOV FIDUCIOSO: SI FARÀ

Il Cremlino si è detto fiducioso che il gasdotto verrà completato indipendentemente dalle azioni degli Stati Uniti. “Il progetto per la costruzione del gasdotto Nord Stream 2 è stato realizzato in larga parte e procede come da programma. Speriamo che venga completato nei tempi previsti anche a beneficio dei consumatori di gas in Europa”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, interrogato dai giornalisti sulla possibilità di nuove sanzioni statunitensi contro l’iniziativa che ha descritto le minacce statunitensi come “solo una manifestazione evidente di concorrenza sleale”.

PER PUTIN E TRUMP POSSIBILE INCONTRO A MARGINE DEL G20 IN GIAPPONE

Intanto sono partite le schermaglie da entrambe le parti. Il viceministro degli Esteri russo, Aleksander Grushko ha affermato durante una sessione del Club di discussione internazionale Valdai a Vienna che i tentativi di bloccare il progetto del gasdotto Nord Stream 2 e le forniture di gas russo al Vecchio Continente mettono a rischio la sicurezza dell’Unione europea. Mentre per il premier dimissionario ucraino, Volodymyr Groysman, il gasdotto è un’arma energetica russa “per influenzare i partner europei”, ha scritto sul suo profilo Twitter. Per questo il presidente russo Vladimir Putin e Donald Trump potrebbero discutere della sicurezza energetica europea al vertice del G20 in Giappone, ha detto Peskov secondo quanto riportato dalla Tass.

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