Dallo stop alla cessione dei crediti all’avvio entro l’estate dei pozzi Argo-Cassiopea passando per le battute finali dell’elezione del nuovo presidente di Confindustria: cosa c’è sui giornali di oggi
A sorpresa nel Consiglio dei ministri di ieri è arrivato lo stop alla cessione dei crediti di imposta per tutte le tipologie che lo prevedevano finora, superbonus compreso. Mentre entro l’estate, scrive Il Sole 24 Ore, i pozzi Argo e Cassiopea, a 12 miglia dalla costa siciliana, sono pronti a produrre idrocarburi entro l’estate. Intanto, si stanno definendo i giochi per l’elezione del successore di Carlo Bonomi alla presidenza di Confindustria. Per i due candidati, Edoardo Garrone (Erg) ed Emanuele Orsini (Sistem Costruzioni e Tino Prosciutti) il punto è prima di tutto intercettare i voti dei sostenitori di Antonio Gozzi, ormai escluso dalla corsa (pronto al ricorso). Oltre ai consensi delle partecipate pubbliche, da Eni a Enel.
SUPERBONUS, ARRIVA LO STOP FINALE ALLE CESSIONI DEI CREDITI
“Nel consiglio dei ministri di ieri sera arriva a sorpresa l’ennesimo decreto legge scritto in tutta fretta per fermare il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta. ‘Sono norme che hanno avuto effetti devastanti, che fanno molto male a me e a tutti gli italiani’, scandisce un Giancarlo Giorgetti particolarmente ombroso nella conferenza stampa convocata al termine di una riunione di Governo durata più di tre ore. Nella sintesi del ministro dell’Economia il decreto ‘elimina sostanzialmente ogni tipo di sconti in fattura e di cessione del credito per tutte le tipologie che ancora le prevedevano’; e a chi gli chiede se l’eredità impazzita di Superbonus e dintorni mette a rischio il ruolo di vertice di Biagio Mazzotta alla Ragioneria generale dello Stato il titolare dei conti risponde che ‘non è questa la sede per decidere, ma le misure di monitoraggio introdotte ora dal decreto dimostrano che quelle norme sono nate in modo del tutto scriteriato’”. È quanto scrive Il Sole 24 Ore di oggi. “Il nuovo provvedimento d’urgenza per salvare i conti 2024, dopo i colpi subìti dai saldi di finanza pubblica degli ultimi tre anni, nasce ancora una volta sotto l’insegna dei bonus edilizi ma in realtà colpisce a tutto campo. Nel testo c’è anche l’affondo finale contro l’Ace, il vecchio ‘Aiuto alla crescita economica’ (…) un nuovo colpo arriva anche per le cessioni di crediti prodotti dagli investimenti innovativi di Transizione 4.0”, prosegue il quotidiano.
“Ma in un contesto del genere non poteva ovviamente mancare l’edilizia. Il decreto blocca tutte le tipologie ancora previste di cessione dei crediti e sconti in fattura, in un congelamento generalizzato che dovrebbe quindi riguardare anche il 110% ancora in vigore per le aree terremotate, le Onlus e le Residenze sanitarie e assistenziali. (…)Il decreto in pratica rende definitivo il termine ultimo del 4 aprile, perché cancella il meccanismo della ‘remissione in bonis’ che avrebbe consentito, con il pagamento di una minisanzione (250 euro), l’invio della comunicazione per accedere ai benefici fino al 15 ottobre, (…)”, si legge sul quotidiano.
“L’insieme di questi interventi mira sul piano sostanziale a un doppio obiettivo, collegato alle dinamiche di finanza pubblica che saranno aggiornate entro due settimane dal nuovo Def atteso in consiglio dei ministri entro il 10 aprile. Si tratta, spiega sempre Giorgetti, di ‘mettere il punto finale rispetto all’impatto sul 2023’, quando il deficit è già volato dal 4,5% del Pil previsto ad aprile al 5,3% aggiornato dalla NaDef di ottobre su fino al 7,2% comunicato il 1° marzo dall’Istat, in una corsa che dovrebbe però conoscere nuove tappe proprio nel Def (come anticipato ieri dal Foglio) fino a vette intorno al 7,6-7,8% del Pil. (…)”, conclude Il Sole 24 Ore.
ENERGIA, ENTRO L’ESTATE IL GAS DAI POZZI ARGO-CASSIOPEA
“Si trova a 12 miglia dalla costa siciliana la Saipem 10000, la nave che lavora alla perforazione dei 4 pozzi di gas naturale nel Canale di Sicilia nell’ambito del programma Argo-Cassiopea portato avanti da EniMed, società di Eni che gestisce le attività di produzione e trattamento di idrocarburi in Sicilia. La campagna di perforazione è stata avviata a novembre 2023 e si prevede la messa in produzione entro l’estate”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi.
CONFINDUSTRIA, È CACCIA AI VOTI DI GOZZI (PRONTO AL RICORSO)
“Si definiscono i giochi per l’elezione del successore di Carlo Bonomi alla presidenza di Confindustria. Per i due candidati, Edoardo Garrone (Erg) ed Emanuele Orsini (Sistem Costruzioni e Tino Prosciutti) il punto è prima di tutto intercettare i voti dei sostenitori di Antonio Gozzi, ormai escluso dalla corsa. Oltre ai consensi delle partecipate pubbliche, da Eni a Enel”. È quanto si legge sul Corriere della Sera di oggi. “Prima di fare la conta dei voti in movimento, però, va fatto presente che lo stesso Gozzi continua a essere determinato a portare avanti ricorsi. (…) Napoli (dove ieri si è tenuto un consiglio generale) e Benevento sarebbero pronte a supportare ogni azione del presidente di Federacciai, ma in caso si trovassero a dover scegliere tra Garrone e Orsini, sceglierebbero il secondo. La territoriale Veneto est (la seconda del sistema dopo Assolombarda) starebbe orientando i suoi dieci voti verso Orsini. Un patrimonio importante di consensi visto che i membri del consiglio generale sono in tutto 187. Stessa cosa per Varese. Confindustria Brescia starebbe decidendo l’orientamento da tenere mentre Bergamo dividerebbe i suoi sei voti tra Garrone e Orsini (il condizionale è d’obbligo). Tra le categorie, a dovere decidere è anche Farmindustria (schierata per Gozzi) e Federchimica (dove i consensi per Gozzi avevano superato di misura quelli per Garrone)”, si legge sul quotidiano.
“Nel frattempo sono stati depositati i programmi illustrati da Garrone e Orsini lo scorso 21 marzo. In quello di Orsini da segnalare il forte riferimento proprio all’industria farmaceutica, al settore delle costruzioni con l’Ance (…) in quello di Garrone viene esplicitata l’esigenza del passaggio al nucleare. (…)”, conclude il Corriere della Sera.