Per il 2023 le risorse a disposizione sono pari solo 1,5 milioni di euro, rispetto ai 5 milioni che erano stati stanziati negli anni precedenti
Con l’inizio della pandemia Covid e la crisi economica dovuta ai rincari delle bollette energetiche, il governo ha messo in campo numerose misure ed agevolazioni per aiutare famiglie e imprese, come ad esempio il bonus di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per i trasporti pubblici o il bonus carburante.
Per quanto concerne invece il bonus acqua potabile, sarà utilizzabile anche per le spese sostenute nel 2023, ma non per quelle del 2024. L’ultima Legge di Bilancio, infatti, non ha previsto la proroga della misura. Va sottolineato il fatto, però, che per il 2023 le risorse a disposizione saranno molto esigue: solo 1,5 milioni di euro contro i 5 milioni che sono stati stanziati negli anni precedenti. Queste sono le prime informazioni sul bonus contenute in un provvedimento (n. 3921/2024) pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.
CHE COS’È IL BONUS ACQUA POTABILE
Il Bonus acqua potabile, o “bonus depuratore”, è un’agevolazione – che copre le spese effettuate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 – che prevede un credito d’imposta del 50% sull’acquisto e l’installazione di un sistema di filtraggio per razionalizzare e migliorare la qualità dell’acqua che esce dai rubinetti. La misura è volta ad incentivare le famiglie e le imprese a ridurre il consumo di bottiglie e altri contenitori di plastica.
CHI PUÒ RICHIEDERE IL BONUS
A poter richiedere il bonus acqua potabile sono le seguenti categorie di soggetti:
– persone fisiche
– esercenti
– enti non commerciali (inclusi gli enti religiosi riconosciuti e gli enti del Terzo Settore)
GLI IMPORTI MASSIMI
L’importo massimo delle spese su cui si calcola l’agevolazione è pari a:
– 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
– 5.000 euro per ogni immobile commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Una volta effettuati gli interventi, le relative informazioni andranno trasmesse all’Enea per via telematica. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è infatti l’ente incaricato di monitorare l’effettiva riduzione della plastica, e trasmetterà una relazione dei risultati ottenuti ai ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e dello Sviluppo economico.
I DOCUMENTI E LE COMUNICAZIONI DA FORNIRE
L’importo delle spese sostenute andrà comunicato tramite una fattura elettronica o un documento commerciale contenente il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i privati il pagamento andrà effettuato con bonifico bancario o postale o con altri sistemi di pagamento tracciabili, quindi non in contanti.
L’importo delle spese agevolabili andrà comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello dell’intervento. Per le spese sostenute nel 2023, la comunicazione andrà quindi effettuata a partire dal 1° febbraio 2024. Bisognerà inviare l’apposito modello predisposto dall’agenzia sul suo sito web, accedendo all’area riservata del portale tramite SPID, CIE, CNS o codice fiscale.
COME PUÒ ESSERE UTILIZZATO IL BONUS ACQUA POTABILE
Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione nel modello F24 oppure, per le persone fisiche, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi, finché il bonus non sarà stato completamente utilizzato.