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Moody's

Transizione, rischio credito per aziende petrolifere. Report Moody’s

Compagnie petrolifere nazionali meno preparate delle loro controparti. L’impatto del sostegno sovrano sui profili di credito dei Noc dipende dalla capacità e volontà di fornire sostegno anche quando il consumo di petrolio è in calo

Rischi di credito in vista per le compagnie petroliferi statali con la transizione energetica. È quanto sottolinea un nuovo report di Moody’s Investors Service precisando che i problemi più importanti si avranno soprattutto in quei paesi dove è maggiore l’integrazione tra compagnie petrolifere nazionali e strategie dei debiti sovrani.

L’ANALISI

“Le Compagnie petrolifere nazionali (Noc) svolgono un ruolo critico nei mercati mondiali dell’energia, riducendo le loro controparti nel settore privato – le compagnie petrolifere internazionali – in termini di produzione globale di petrolio e gas e di riserve – ha evidenziato Hui Ting Sim, analista di Moody’s -. In un contesto di rallentamento dei consumi di petrolio e gas nei prossimi decenni, con il potenziale di un’interruzione più brusca della domanda, gli sponsor sovrani dei Noc avranno un impatto sempre maggiore sui profili di credito, sia fornendo supporto sia agendo come leva”, ha aggiunto Sim.

LE DIFFERENZE PAESI IMPORTATORI ED ESPORTATORI

I Noc nei paesi importatori di petrolio, dove il consumo continuerà a crescere, sono meno esposti al rischio di transizione rispetto a quelli dei paesi esportatori di petrolio. Caratteristiche quali i bassi costi di produzione, un’alta percentuale di gas naturale o di risorse di Gnl, una bassa leva finanziaria e gli obblighi sociali implicano anche un rischio minore.

L’impatto del sostegno sovrano sui profili di credito dei Noc dipende dalla capacità e volontà di fornire sostegno anche quando il consumo di petrolio è in calo, dal grado di dipendenza dal Noc per le sue entrate e dal fatto che sia valutato al di sopra o al di sotto del rating del Noc, ha osservato l’agenzia di rating.

PAESI DEL GOLFO A RISCHIO

E mentre alcuni Noc stanno cambiando per ragioni di business o per allinearsi alle politiche governative sul cambiamento climatico, la capacità di altri di effettuare la transizione verso modelli a minore intensità di carbonio è limitata dagli obblighi fiscali o dagli obiettivi sociali. L’esposizione a un prolungato basso prezzo del petrolio per i Noc nei paesi che si basano materialmente sui proventi delle esportazioni di petrolio per coprire la spesa pubblica, come quelli della regione del Consiglio di cooperazione del Golfo, sarà particolarmente a rischio, ha concluso Moody’s.

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