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Zolfo

Trasporto marittimo: al via taglio emissioni zolfo per le navi

Le emissioni di ossido di zolfo (SOx) dei motori a combustione delle navi causano, infatti, piogge acide e generano polveri sottili che possono portare a malattie respiratorie e cardiovascolari, oltre a ridurre l’aspettativa di vita.

Dal 1 gennaio 2020, il tenore massimo di zolfo dei combustibili per uso marittimo è ridotto allo 0,5% (dal 3,5%) a livello globale per assicurare una riduzione dell’inquinamento atmosferico a protezione di salute e ambiente. Le emissioni di ossido di zolfo (SOx) dei motori a combustione delle navi causano, infatti, piogge acide e generano polveri sottili che possono portare a malattie respiratorie e cardiovascolari, oltre a ridurre l’aspettativa di vita.

IL COMMISSARIO UE VĂLEAN: PIETRA MILIARE IMPORTANTE PER L’INTERO SETTORE MARITTIMO

“Il trasporto marittimo è un’attività globale e la riduzione delle sue emissioni richiede soluzioni globali – ha commentato il commissario per i trasporti Adina Vălean -. L’entrata in vigore del tetto massimo di zolfo a livello mondiale è una pietra miliare importante per l’intero settore marittimo; contribuirà a ridurre ulteriormente le emissioni di inquinanti atmosferici nocivi, a diretto vantaggio delle città e delle comunità di tutto il mondo, comprese quelle importanti delle nostre coste dell’Europa meridionale. Dimostra inoltre che uno sforzo concertato da parte dell’Ue e dell’Omi (Organizzazione marittima internazionale ndr), insieme a un forte impegno da parte dell’industria, può portare importanti benefici all’ambiente e alla salute dei nostri cittadini”.

IL COMMISSARIO UE SINKEVIČIUS: QUESTA AMBIZIONE DELL’UE NELL’AMBIENTE PROTEGGE IL BENESSERE DEI NOSTRI CITTADINI

“L’accordo verde europeo è destinato a realizzare l’ambizione di un inquinamento zero sia per la neutralità climatica che per un ambiente privo di sostanze tossiche – ha aggiunto il commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius -. Questa ambizione dell’Ue protegge il benessere dei nostri cittadini, ma garantisce anche ambienti, mari e oceani sani e puliti all’interno di un’economia blu sostenibile e senza emissioni di carbonio in cui tutte le parti si impegnano congiuntamente, compreso il trasporto marittimo. Accogliamo con favore gli standard a basso tenore di zolfo a livello globale e nelle aree di controllo delle emissioni, in modo che un maggior numero di cittadini dell’Ue che si affacciano sulle coste possa respirare aria pulita”.

L’APPROCCIO SULLO ZOLFO IN UE COME ESEMPIO INTERNAZIONALE

Dal 2012, l’Ue ha intrapreso un’azione decisa per ridurre il contenuto di zolfo dei combustibili per uso marittimo attraverso la direttiva sullo zolfo. Nel 2016, l’Organizzazione marittima internazionale (Omi) ha fissato il 2020 come data di entrata in vigore del limite massimo globale dello 0,5% di zolfo.

Inoltre, in alcuni ecosistemi molto fragili come il Mar Baltico e il Mare del Nord – designati come “Zone di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo” (SECA) – il tenore massimo di zolfo è stato ridotto allo 0,10%, già nel 2015. Limiti così severi hanno più che dimezzato le concentrazioni di anidride solforosa intorno alle SECA, portando benefici per la salute delle persone nelle regioni costiere e nei porti, con un impatto economico complessivo sul settore minimo.

I PROSSIMI PASSI SULLA SOSTENIBILITÀ NEL TRASPORTO MARITTIMO

Sulla base del successo dell’implementazione dei limiti dell’Emission Control Area (ECA), l’introduzione del limite globale di zolfo dovrebbe portare risultati simili. L’Ue sta inoltre lavorando attivamente nel contesto della Convenzione di Barcellona, sulla possibile futura designazione da parte dell’Omi di Eca in altre acque Ue, come ad esempio nel Mar Mediterraneo. L’Unione europea ha cercato di svolgere un ruolo attivo nella lotta alle emissioni marittime in generale, sia a livello nazionale che globale. Nel 2018, l’Omi ha accettato di ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo di almeno il 50% entro il 2050. Il Vecchio Continente in questo caso ha svolto un ruolo strumentale nell’intermediazione e nell’assicurare l’accordo per il settore, che attualmente rappresenta il 2-3% delle emissioni globali di CO2. Sono già in corso discussioni all’Omi per tradurre questo accordo in misure concrete.

Non solo. Per affrontare l’inquinamento da plastica nei nostri oceani, l’Ue ha adottato nuove regole sugli impianti portuali di raccolta, assicurando che i rifiuti prodotti a bordo delle navi o pescati in mare siano raccolti e trattati nei porti. Inoltre Bruxelles sta anche lavorando con l’Omi per affrontare le preoccupazioni relative alle acque di scarico dei sistemi di post-trattamento utilizzati dalle navi. L’obiettivo è quello di garantire la piena sostenibilità di tali sistemi, eventualmente fissando requisiti legislativi più rigorosi e uniformi.
Infine, l’European Green Deal, presentato dal Presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel dicembre 2019, prevede ulteriori azioni per rendere il trasporto marittimo più sostenibile, come l’estensione dello scambio europeo di quote di emissione al settore marittimo.

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