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Turchia

Turchia: Alta tensione. L’Ue pensa a nuove opzioni

Nei giorni scorsi i ministri degli Esteri dell’Ue hanno chiesto che si preparino opzioni per nuove misure che potrebbero essere prese contro la Turchia

Si fa sempre più ingarbugliata la situazione nel Mediterraneo Orientale, in particolare tra Turchia, Grecia e Cipro. Nei giorni scorsi i ministri degli Esteri dell’Ue hanno chiesto che si preparino opzioni per nuove misure che potrebbero essere prese contro la Turchia a causa delle continue esplorazione di giacimenti gas offshore da parte di Ankara nelle acque al largo di Cipro e al largo della Grecia.

NUOVE OPZIONI SUL TAVOLO

L’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, intervenuto dopo una riunione del Consiglio europeo, ha sottolineato che i lavori continueranno anche per aggiornare ulteriori sanzioni rispetto a quelle già in vigore contro i funzionari della turca TPAO. “Il Consiglio ha chiesto che vengano preparate delle opzioni sulle misure che potrebbero essere prese in risposta alle sfide che stiamo affrontando – ha detto Borrell -. Il lavoro continuerà anche a livello tecnico su ulteriori elenchi all’interno del quadro sanzionatorio esistente”.

LA NAVE TURCA NELLA ZEE CIPRIOTA

La Turchia in aprile ha inviato la sua nave da esercitazione Yavuz nella zona economica esclusiva di Cipro e attualmente l’imbarcazione nave rimane posizionata nella parte settentrionale del Blocco 6 di Cipro, secondo il software sui flussi commerciali di S&P Global Platts, cFlow.

È la sesta volta che le trivelle turche entrano nella ZEE di Cipro nell’ultimo anno, nonostante le proteste contro le trivellazioni e l’imposizione di sanzioni Ue contro due funzionari della TPAO a febbraio.

PER CIPRO SCOPERTE DA 550 MLD DI MC DI GAS

Cipro è potenzialmente in grado di fornire già 550 miliardi di metri cubi di gas dopo le scoperte di Afrodite, Calypso e Glaucus degli ultimi anni, vero motivo delle tensioni con la parte turca.

I TURCHI TIRANO DRITTO SULLE ESPLORAZIONI

Ankara ha alzato ulteriormente la posta in gioco a giugno, quando ha annunciato che avrebbe continuato con il suo programma di trivellazioni nel Mediterraneo orientale e di esercitare “diritti sovrani” sulle zone di mare che sostiene far parte della sua zona marittima, compresi i blocchi vicino alle isole greche di Rodi, Karpathos, Kassos e Creta.

Il passaggio della Turchia alle aree di licenza rivendicate anche dalla Grecia ha fatto seguito ad un accordo l’anno scorso tra Turchia e Libia per delineare una ZEE marittima tra i due Paesi.

MANDATO A BORRELL PER CERCARE DI ABBASSARE LE TENSIONI

Il Consiglio Ue ha dichiarato che c’è un consenso tra gli Stati membri sul fatto che le relazioni Ue-Turchia siano attualmente “sotto pressione” a causa di sviluppi preoccupanti che riguardano gli interessi europei. “I ministri hanno convenuto che la Turchia deve affrontare diverse questioni serie per cambiare l’attuale dinamica conflittuale e creare un clima di fiducia – ha evidenziato il Consiglio Ue nelle sue conclusioni -. Le azioni unilaterali della Turchia, in particolare nel Mediterraneo orientale, che sono contrarie agli interessi dell’Ue, ai diritti sovrani degli Stati membri europei e al diritto internazionale, devono cessare”.

Nel corso dell’incontro si è anche registrato “un ampio sostegno” per incaricare l’Alto Rappresentante di esplorare ulteriori percorsi che possano contribuire ad abbassare le tensioni e raggiungere intese su questioni che stanno sempre più sottolineando il rapporto UE-Turchia.

ANASTASIADES AD ATENE PER COLLOQUI CON SAKELLAROPOULOU E MITSOTAKIS

Intanto, le relazioni tra l’Unione europea e la Turchia sono state al centro dei colloqui tra l’Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias e il suo omologo cipriota Nikos Christodoulides. I colloqui si sono svolti a margine del Consiglio Affari esteri dell’Ue a Bruxelles, come riferito da Dendias in un tweet. In generale, Grecia e Cipro condividono una certa preoccupazione per le “crescenti provocazioni turche” nel Mediterraneo. A chiarirlo è stato il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, accogliendo il presidente cipriota, Nicos Anastasiades, in visita ad Atene

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