I governi occidentali si interrogano da tempo su quali e quanti spazi dare alle tecnologie pulite cinesi: la Cina produce la maggior parte delle auto elettriche, delle batterie, dei pannelli solari e delle turbine eoliche utili alla transizione energetica; la manifattura europea e americana, però, non è generalmente in grado di reggere la concorrenza con i volumi e con i prezzi cinesi, e quindi potrebbe venire spazzata via.
Ma la tenuta industriale non è l’unica preoccupazione dei governi occidentali nei confronti delle clean tech cinesi. Un altro timore è che queste possano fungere da strumenti di spionaggio nelle mani di Pechino.