La Russia sospende le forniture di gas alla Polonia e alla Bulgaria per il mancato pagamento in rubli. Ma questa mattina le forniture sono regolari. Cosa significa?
Prezzo del gas in crescita dopo l’annuncio dello stop delle forniture a Polonia e Bulgaria. Ad Amsterdam, dove si contratta il prezzo del gas europeo, i future hanno toccato i 119,75 euro a megawattora. Tuttavia, scrive Reuters, “le forniture di gas russe alla Polonia sono state interrotte mercoledì per un breve periodo, come mostrano i dati degli operatori di trasporto del gas dell’Unione Europea, sollevando i timori che la Russia possa chiudere i rubinetti del gas agli alleati dell’Ucraina” ma poi “sono riprese”. Anche se Gazprom annuncia di aver bloccato “completamente le forniture di gas a Bulgargaz della Bulgaria e PGNiG della Polonia a causa del loro mancato pagamento in rubli”.
FORNITURE GAS RIPRESE ANCHE IN BULGARIA
Per quanto riguarda la Bulgaria ha detto a Reuters Vladimir Malinov, direttore esecutivo dell’operatore di rete del gas bulgaro Bulgartransgaz, le forniture non mancano. Oltre alla Bulgaria, anche Ungheria e Austria hanno affermato che le forniture di gas sono normali.
COSA FANNO I POLACCHI
PGNiG, l’operatore polacco del gas, aveva invece annunciato martedì che oggi a partire dalle 8.00 ora polacca il gas naturale fornito dalla russa Gazprom nell’ambito del contratto Yamal sarebbe stato sospeso. Ma che non ci sarebbero stati problemi grazie agli stoccaggi pieni al 75%, secondo quanto si legge su Business Insider Polonia.
Gli impianti di stoccaggio del gas polacchi sono attualmente pieni al 75%. – risulta dall’elenco pubblicato dall’Inventario Aggregato di Stoccaggio Gas (AGSI). Si tratta di uno dei livelli più alti tra i paesi dell’UE, dove il valore medio è inferiore al 32%. Il nostro Paese è in una posizione talmente favorevole che la chiusura del rubinetto non influirà subito sull’approvvigionamento della materia prima.