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Tyrrhenian Link

Tyrrhenian Link: i primi due cavi saranno pronti nel 2025

I primi due cavi del Tyrrhenian Link, secondo Terna, saranno pronti tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026

Più rinnovabili e meno inquinamento. Sono questi, in estrema sintesi, i vantaggi che porta il Tyrrhenian Link, l’infrastruttura da record di Terna che collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino.  Secondo quanto spiegato da Giacomo Donnini, direttore Sviluppo e Progetti Speciali di Terna, infatti, l’entrata in funzione  dei cavi sottomarini, che sarà anticipata rispetto ai tempi precedentemente previsti, garantirà alle isole un utilizzo più massiccio delle energie pulite, senza dover fare i conti con l’intermittenza che le caratterizza.

Andiamo per gradi.

DONNINI (TERNA): CAVO FAVORIRA’ SVILUPPO RINNOVABILI

Partiamo dalle parole di Donnini. “Il Tyrrhenian Link favorirà lo sviluppo e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, nonché la chiusura delle centrali più inquinanti nelle isole. La produzione dal sole e dal vento non è programmabile e il collegamento permetterà di sfruttare l’energia green laddove è prodotta principalmente, cioè nelle isole, e di trasportarla alla penisola, dove è maggiormente consumata”, ha spiegato al Corriere della Sera Giacomo Donnini.

TEMPI DI REALIZZAZIONE ACCORCIATI

Donnini ha anche annunciato la riduzione dei tempi per la realizzazione. “Il precedente piano la prevedeva al 2030, ma i primi due cavi saranno pronti tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Un’accelerazione impressa per raggiungere i sempre più stringenti obiettivi di decarbonizzazione”.

“Lo studio di fattibilità è terminato, poi il progetto sarà depositato al Mise. Per quanto riguarda l’elettrodotto tra Sicilia e Sardegna è in corso la consultazione pubblica con gli stakeholder, cittadini e istituzioni. Prevediamo di ottenere entrambe le autorizzazioni per l’estate 2023”, ha aggiunto Donnini, spiegando che per primo sarà completato il cavo verso la Campania.

IL PROGETTO

Con 950 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza si tratta di un’opera infrastrutturale di grande importanza per il sistema energetico italiano. Il progetto complessivo prevede due tratte: la EST dalla Sicilia alla Campania e la OVEST dalla Sicilia alla Sardegna. La tratta EST, in particolare, unisce l’approdo di Fiumetorto, nel comune di Termini Imerese in Sicilia, a Torre Tuscia Magazzeno, presso Battipaglia in Campania.

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