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Nucleare

Ue, Dombrovskis conferma gas e nucleare nella tassonomia. Le reazioni di ambientalisti e politica

L’inserimento delle due fonti di energia all’interno del quadro ‘green’ sembra essere sicuro e, a detta di Dombrovskis, il nuovo atto delegato, sarà fatto nel prossimo futuro “senza indugi”.

Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis al termine dell’Ecofin ha confermato che all’interno della tassonomia europea saranno presenti anche il gas e il nucleare. Malgrado fino a ieri si ripetesse che una decisione sarebbe stata preso entro fine anno, l’inserimento delle due fonti di energia all’interno del quadro ‘green’ sembra essere sicuro e, a detta di Dombrovskis, il nuovo atto delegato, sarà fatto nel prossimo futuro “senza indugi”.

LE REAZIONI CONTRARIE

Per Ariadna Rodrigo della European Unit di Greenpeace “la tassonomia UE potrebbe essere uno strumento utile per contrastare le troppe iniziative di greenwashing a cui assistiamo. Ma purtroppo rischia di trasformarsi invece in un mostro pericoloso, perché il gas fossile e il nucleare non sono affatto green”.

Sulla stessa linea la deputata di FacciamoECO Rossella Muroni che ha parlato di “errore madornale” e ha auspicato che il governo italiano “si impegni per scongiurare questa beffa”. Per il responsabile nazionale transizione ecologica di Sinistra Italiana, Marco Grimaldi si scaricano le responsabilità “su chi verrà dopo di noi” mentre Ignazio Corrao, eurodeputato dei Verdi chiede a Bruxelles “di non cedere alle richieste di paesi come la Francia vorrebbero spacciare il nucleare come una risorsa rinnovabile”.

I FAVOREVOLI

“Bene la decisione della Commissione UE, comunicata dal vicepresidente Dombrovskis, di inserire gas e nucleare nella tassonomia europea. La Lega, che da tempo chiede il riconoscimento del ruolo di accompagnamento del gas nella transizione ecologica e del nucleare come fonte di energia pulita ad emissioni praticamente nulle, non può che essere soddisfatta”, ha dichiarato il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Energia della Lega. Mentre Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, coordinatore in commissione Itre per Identità e Democrazia parla di “una buona notizia per chi chiede un approccio più realistico e meno ideologico al tema della transizione energetica”.

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