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Tassonomia Ue

Ue, per Bruxelles settori aerei e marittimi i più difficili da decarbonizzare

La commissione Ue propone di inserire lo shipping all’interno del meccanismo Ets. Fissare un prezzo della Co2 sarà fondamentale anche per ridurre le emissioni nel trasporto aereo

La Commissione europea ha stabilito nuovi obiettivi per la decarbonizzazione dei trasporti, sottolineando che il trasporto aereo e marittimo dovrà affrontare le maggiori sfide di decarbonizzazione a causa della mancanza di tecnologie a emissioni zero pronte sul mercato.

Il trasporto marittimo e l’aviazione devono affrontare sfide simili di lungo sviluppo e ciclo di vita delle navi, grandi investimenti in attrezzature e infrastrutture di rifornimento e concorrenza internazionale, ha affermato la Commissione Ue in un supplemento di materiale alla Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente, secondo quanto riferito da S&P Global Platts.

“Al fine di migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di aeromobili e navi, è necessario promuovere standard ambiziosi per la loro progettazione e funzionamento”, afferma il documento di strategia.

LAVORARE A STRETTO CONTATTO CON ICAO E OMI

La Commissione Ue ha affermato che l’Unione europea deve continuare a lavorare a stretto contatto con tutte le organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale e l’Organizzazione marittima internazionale, su misure concrete volte a raggiungere obiettivi di riduzione delle emissioni globali su base scientifica coerenti con l’accordo di Parigi.

Secondo il documento, infatti, ci sono numerose tipologie di carburanti che possono essere utilizzati ma spetta ai responsabili politici globali di queste organizzazioni garantire che gli armatori che ordinano navi non siano penalizzati, secondo gli esperti del settore.

È probabile inoltre che emergano divergenze in futuro, in termini di normative tra le diverse regioni e tra l’accesso a diversi combustibili, e spetta ai responsabili politici ridurre il più possibile i divari affinché l’industria non ne soffra, come hanno riferito i dati del settore durante la conferenza virtuale S&P Global Platts Mediterranean Bunker Fuel & Shipping del 27 novembre scorso

NUOVI OBIETTIVI IN ARRIVO PER LO SHIPPING

La quota di combustibili alternativi, a zero e basse emissioni di carbonio nel trasporto per via navigabile raggiungerà l’8-13% del mix di combustibili marittimi entro il 2030 e l’85-90% entro il 2050, ha affermato la Commissione Ue nel materiale che accompagna la Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente.

Bruxelles proporrà di estendere il sistema di scambio di quote di emissioni dell’Ue al settore del trasporto marittimo nel giugno 2021.

Gli armatori europei hanno già respinto il 16 settembre scorso la decisione del Parlamento europeo di redigere una proposta per includere la navigazione nell’ETS dal 2022.

In ogni caso l’ETS dovrebbe passare alla quarta fase di scambio a gennaio 2021. Nella sua forma attuale, il sistema non è riuscito a ridurre le emissioni di carbonio in questi settori industriali in un modo che si avvicinasse allo stesso livello di quanto avvenuto in altri comparti. Ma la nuova fase che durerà 10 anni, potrebbe riuscire a intaccare il sistema dei trasporti, considerando anche che una revisione del sistema Ets è già in programma per il secondo trimestre 2021, per inserire i piani per ridurre il carbonio del 55% entro il 2030.

LA FUELEU

L’imminente Iniziativa marittima FuelEU è pianificata per aumentare la produzione e l’adozione di combustibili sostenibili e la Commissione Ue prenderà in considerazione la creazione di un’alleanza per la catena del valore dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.

Anche la creazione di porti green e aree di controllo delle emissioni in tutte le acque europee è una priorità, ha affermato Bruxelles

Attualmente esistono zone di rispetto el Canale della Manica, nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, dove le emissioni di carburante marino con tenore di zolfo sono dello 0,1%, rispetto allo 0,5% consentito in alto mare.

DETERMINAZIONE DEL PREZZO DEL CARBONIO PER L’AVIAZIONE

Un aereo a zero emissioni di carbonio sarà pronto per il mercato entro il 2035, ha affermato la Commissione Ue.

Nel complesso, ha affermato la Commissione Ue, è necessario un paniere di misure per decarbonizzare l’aviazione anche se le azioni globali rimangono fondamentali per ottenere riduzioni significative.

Il prezzo del carbonio sarà fondamentale, ha ammesso Bruxelles: Per l’aviazione, la Commissione Ue presenterà una proposta per ridurre le quote ETS gratuite assegnate alle compagnie aeree. La Commissione proporrà inoltre di attuare il sistema ICAO di compensazione e riduzione del carbonio per l’aviazione civile internazionale (CORSIA) attraverso la revisione della direttiva ETS nel 2021.

L’EU ETS copre al momento le emissioni di CO2 dei voli intra-Ue, mentre il sistema CORSIA copre i voli internazionali su base globale.

Attualmente è più economico acquistare carburante per aviogetti convenzionale e pagare crediti di carbonio piuttosto che acquistare carburante per aviazione sostenibile, ha affermato una fonte del mercato del carburante per aviogetti.

L’INIZIATIVA REFUELEU AVIATION

L’iniziativa ReFuelEU Aviation mira a promuovere la produzione e l’adozione di carburanti sostenibili per l’aviazione e, come nel settore dello shippinh, la Commissione valuterà la creazione di un’alleanza per la catena del valore dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.

Bruxelles proporrà infine misure per rendere gli aeroporti meno inquinanti, fornendo, ad esempio, a navi e aeromobili stazionati energia rinnovabile anziché energia fossile.

Si prevede che i combustibili rinnovabili ea basse emissioni di carbonio rappresenteranno il 3-8% del consumo di energia per l’aviazione nel 2030 e il 63-68% nel 2050, ha affermato la CE.

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