La quota di energie rinnovabili nel consumo energetico complessivo dell’Ue passa al 42,5% entro il 2030, con un’ulteriore integrazione indicativa del 2,5%
I negoziatori del Consiglio e del Parlamento Ue hanno raggiunto questa mattina dopo 14 ore di negoziato, un accordo politico provvisorio per portare la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell’Ue al 42,5% entro il 2030, con un’ulteriore integrazione indicativa del 2,5% che consentirebbe di raggiungere il 45%. Ogni Stato membro contribuirà a questo obiettivo comune. Questo accordo politico provvisorio dovrà ora essere approvato da entrambe le istituzioni.
We have a deal!
I welcome the provisional agreement with the Parliament & Council on an enhanced set of rules on #renewableenergy.
We achieved an ambitious compromise. Revised #RED is a key component of the #FitFor55 & an important step in delivering #EUGreenDeal & #REPowerEU. pic.twitter.com/y0tEXKy5V3
— Kadri Simson (@KadriSimson) March 30, 2023
I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno concordato in via provvisoria obiettivi settoriali più ambiziosi per i trasporti, l’industria, gli edifici e il teleriscaldamento e raffreddamento. Lo scopo dei sotto-obiettivi è quello di accelerare l’integrazione delle energie rinnovabili nei settori in cui l’incorporazione è stata più lenta.
SETTORE TRASPORTI
L’accordo provvisorio offre agli Stati membri la possibilità di scegliere tra: un obiettivo vincolante di riduzione del 14,5% dell’intensità dei gas serra nei trasporti grazie all’uso delle rinnovabili entro il 2030; oppure un obiettivo vincolante di una quota di rinnovabili pari ad almeno il 29% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030.
L’accordo provvisorio stabilisce un sotto-obiettivo combinato vincolante del 5,5% per i biocarburanti avanzati (generalmente derivati da materie prime non alimentari) e i carburanti rinnovabili di origine non biologica (principalmente idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti. All’interno di questo obiettivo, è previsto un requisito minimo dell’1% di carburanti rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti nel 2030.
VICTORY !
After 14 hours of negotiations, we finally have an agreement for more renewables in the European Union! ☀️🌬️💧 #RED
@RenewEurope#RenewableEnergyDirective pic.twitter.com/ANtFI0HKoE
— Christophe GRUDLER (@GrudlerCh) March 30, 2023
IL COMPARTO INDUSTRIA
L’accordo provvisorio prevede che l’industria aumenti il proprio utilizzo di energia rinnovabile dell’1,6% all’anno. Gli Stati membri hanno concordato che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrà provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) entro il 2030 e il 60% entro il 2035.
L’accordo introduce la possibilità per gli Stati membri di ridurre del 20% il contributo dei RFNBO nell’uso industriale a due condizioni:
se il contributo nazionale degli Stati membri all’obiettivo globale vincolante dell’UE soddisfa il loro contributo previsto;
la quota di idrogeno da combustibili fossili consumata nello Stato membro non supera il 23% nel 2030 e il 20% nel 2035.
EDIFICI, RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO
L’accordo provvisorio fissa un obiettivo indicativo di almeno il 49% di energia rinnovabile negli edifici nel 2030.
Prevede un aumento graduale degli obiettivi rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento, con un aumento vincolante dello 0,8% all’anno a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030. Il tasso medio annuo minimo applicabile a tutti gli Stati membri è integrato da ulteriori aumenti indicativi calcolati specificamente per ogni Stato membro.
BIOENERGIA
L’accordo provvisorio rafforza i criteri di sostenibilità per l’uso della biomassa a fini energetici, al fine di ridurre il rischio di una produzione bioenergetica non sostenibile. Applica un principio a cascata per garantire che la biomassa sia utilizzata in base al suo più alto valore aggiunto economico e ambientale.
AUTORIZZAZIONI PIÙ RAPIDE PER I PROGETTI
L’accordo provvisorio prevede procedure di autorizzazione accelerate per i progetti di energia rinnovabile. L’obiettivo è accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nel contesto del piano REPowerEU dell’UE per diventare indipendenti dai combustibili fossili russi, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Gli Stati membri creeranno aree di accelerazione delle energie rinnovabili in cui i progetti di energia rinnovabile saranno sottoposti a un processo semplificato e rapido di rilascio dei permessi. Si presume inoltre che la diffusione delle energie rinnovabili sia di “interesse pubblico prevalente”, il che limiterebbe i motivi di obiezione legale alle nuove installazioni.
I PROSSIMI PASSI
L’accordo politico provvisorio raggiunto oggi sarà sottoposto prima ai rappresentanti degli Stati membri dell’UE nel Comitato dei Rappresentanti Permanenti del Consiglio e poi al Parlamento per l’approvazione.
La direttiva dovrà poi essere formalmente adottata dal Parlamento e poi dal Consiglio, prima di essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrare in vigore.