Il grande bilanciatore è il Qatar: l’83% delle esportazioni di dicembre è andato in Asia. Questo è il gas che l’Europa cercherà di accaparrarsi secondo gli esperti
L’amministrazione statunitense è in trattative con le compagnie energetiche e le nazioni produttrici di gas naturale per proteggere i mercati europei da una carenza.
L’amministrazione statunitense è in trattative con le compagnie energetiche e i principali paesi produttori di gas a livello globale per assicurarsi potenziali grandi forniture di gas naturale da dirottare in Europa nel caso in cui le consegne russe dovessero venire interrotte da una possibile invasione della Russia in Ucraina. A rivelarlo è stato un funzionario statunitense alla Cnn.
L’EUROPA LA PIU’ COLPITA DA GUERRA MOSCA-KIEV E SANZIONI
La Russia, che fornisce oltre un terzo del gas naturale consumato dall’Europa, potrebbe infatti bloccare le forniture di gas se l’Occidente dovesse imporre sanzioni a Mosca per una possibile invasione dell’Ucrainai. Quindi in caso di azione militare e successive sanzioni energetiche contro la Russia, l’Europa potrebbe essere la prima e la più colpita, incidendo proprio sulla fornitura di gas dal monopolista russo del gas Gazprom, affermano gli analisti.
LUNEDI’ EVACUATO IL PERSONALE USA
La situazione di stallo tra la Russia e l’Occidente sull’Ucraina nel frattempo prosegue malgrado il rafforzamento militare russo al confine con l’Ucraina. Due giorni fa, il Dipartimento di Stato Usa ha autorizzato la partenza volontaria dei dipendenti del governo degli Stati Uniti e ha ordinato il ritiro dei familiari dei dipendenti del governo degli Stati Uniti presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Kiev, in Ucraina, con effetto immediato.
NORVEGIA E QATAR I PAESI COINVOLTI
Norvegia e Qatar, i principali produttori ed esportatori di gas, sono tra i paesi con cui gli Stati Uniti hanno discusso di una maggiore fornitura ai clienti europei, secondo fonti della Cnn ma anche di Bloomberg e Financial Times.
All’inizio di questo mese, Reuters aveva riferito citando fonti del settore e funzionari statunitensi, che l’amministrazione Biden aveva esaminato piani di emergenza per forniture alternative all’Europa se un’invasione russa dell’Ucraina interrompesse i flussi di gas verso l’Europa.
SCARSE LE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO ALTERNATIVE
Le società energetiche internazionali contattate dagli Stati Uniti hanno detto ai funzionari che le forniture di gas naturale a livello globale sono scarse e che non ci sono molte risorse disponibili per sostituire la grande quantità di approvvigionamento della Russia, secondo quanto aveva riferito Reuters.
LA MORSA DELLA RUSSIA
“La Russia esercita un’enorme influenza su alcuni paesi europei perché fornisce circa il 40% della fornitura di gas naturale in Europa. In Germania, questa cifra è superiore al 50%. Sarà incredibilmente difficile da mandare giù in qualsiasi paese europeo, dire che si ha una bolletta energetica 10 volte più alta e ci sembra che la nostra fornitura non sia abbastanza abbondante, a causa dell’Ucraina”, Kristine Berzina, dell’Alliance for Securing Democracy del German Marshall Fund, si legge su Axios.
PER L’AIE LA RUSSIA HA GIA’ CREATO UNA RIGIDITA’ ARTIFICIALE
Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, i mercati europei del gas mostrano segni di “rigidità artificiale”, a causa proprio della Russia ha ridotto le sue esportazioni di gas verso l’Europa durante il quarto trimestre dello scorso anno rispetto al 2020, nonostante i prezzi di mercato più elevati nel 2021.
FONDAMENTALE IL QATAR
“L’Europa ha già assorbito molto GNL dagli Stati Uniti, anche se parte di esso va ancora in Asia. C’è del GNL esportato dall’Africa che andrà in Asia; che potrebbe essere dirottato in Europa”, ha affermato Nikos Tsafos ad Axios un esperto di energia del Center for Strategic and International Studies.
“Il grande bilanciatore è il Qatar: l’83% delle esportazioni di dicembre è andato in Asia. Questo è il gas che l’Europa cercherà di accaparrarsi. Ci sono limiti a quanto può essere dirottato, ma anche un modesto spostamento potrebbe fare una grande differenza”, ha aggiunto Tsafos che ha tracciato i recenti flussi globali.
What if Europe needs more LNG? There is little production upside; redirection is how the system adjusts. Europe could attract LNG from Qatar, the U.S. and Africa now going to Asia and the Americas. There is some flexibility here (subject to contractual obligations and logistics). pic.twitter.com/JnaO8Ydx59
— Nikos Tsafos (@ntsafos) January 23, 2022
GOLDMAN SACHS: POSSIBILE UN PREMIO DI RISCHIO SIGNIFICATIVO AL GAS IN CASO DI GUERRA
Gli analisti di Goldman Sachs affermano che le importazioni record di Gnl dell’Europa nordoccidentale questo mese non compensano i ridotti afflussi russi, “sottolineando che la carenza di approvvigionamento nella regione non è stata risolta”. “Se le tensioni tra Russia e Ucraina dovessero intensificarsi, l’iniziale incertezza sul suo impatto sui flussi di gas porterebbe probabilmente il mercato ad aggiungere ancora una volta un premio di rischio significativo ai prezzi del gas europei”, hanno affermato in una nota.