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Xpeng

Xpeng e BYD invadono l’Ue. Chi rischia di più?

Xpeng arriva in Italia e la nave cargo di BYD da 7.000 auto sbarca in Europa. Quali case automobilistiche rischiano di più?

La cinese Xpeng punta ad espandersi in Italia. L’annuncio arriva dopo che il produttore ha fatto sapere che sta progettando di conquistare anche i mercati di Germania, Francia e Gran Bretagna, durante il salone IAA Mobility di Monaco di Baviera. Il cavallo di battaglia della cinese sono i modelli premium: SUV e grandi berline. In particolare, spiccano G6, G9 e P7. Auto che entro settembre arriveranno in Germania, Francia e Regno Unito. La società ha annunciato anche che prevede più assunzioni e diversi investimenti per la ricerca e sviluppo sull’Intelligenza Artificiale. L’espansione di Xpeng preoccupa i produttori europei, che dovranno fare i conti con l’arrivo di auto elettriche molto competitive rispetto alle concorrenti della fascia premium. Quali case automobilistiche rischiano di più?

ARRIVA XPENG E STELLANTIS RILANCIA LA PRODUZIONE

L’arrivo della cinese Xpeng in Italia rappresenta un potenziale pericolo per i piani di Stellantis. Il Ceo Carlos Tavares ha recentemente annunciato che l’obiettivo di produrre 1 milione di auto all’anno in Italia non è utopia. Anzi, potrebbe essere raggiunto prima del previsto, grazie al contributo di tutte le fabbriche Stellantis. L’anno scorso la produzione di vetture del gruppo è aumentata del 10%, il 63% sono state esportate. A questo ritmo, il target può essere superato a pieni voti prima del 2030. Anche il bilancio sorride. Infatti, il quadro generale di Stellantis mostra un fatturato globale in crescita del 6% e un utile in crescita dell’11%, pari a 18,6 miliardi di euro.

Tuttavia, l’arrivo di un’ondata di modelli cinesi a basso costo aumenta la pressione sul mercato automotive nazionale. Un'”invasione” guidata dal produttore BYD, che ha inviato la prima nave cargo da 7.000 unità in Europa.

MERCEDES-BENZ TREMA

Mercedes-Benz non può dormire certo sonni tranquilli. Infatti, la casa automobilistica sta puntando sempre più su modelli della stessa fascia, come la S-Class, mentre sta progressivamente abbandonando i segmenti piccoli e medi. L’obiettivo dell’azienda è aumentare i profitti e finanziare la transizione elettrica.

Tuttavia, le ultime stime del produttore prevedono rendimenti inferiori nel 2024, a causa del rallentamento dell’economia. Inoltre, il gruppo tedesco ha sottolineato che nei prossimi anni i veicoli elettrici saranno più costosi delle concorrenti a combustione.

La parità di costo tra elettriche ed endotermiche è ancora “lontana molti anni. Si può vedere nel prezzo”, secondo quanto ha affermato l’amministratore delegato Ola Källenius a Bloomberg Television.

“L’ambiente macro è piuttosto impegnativo. Abbiamo ancora gli effetti persistenti dai tassi di interesse più elevati e la Cina sta attraversando dei cambiamenti strutturali”, ha aggiunto.

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