L’esatto ammontare si conoscerà nel 2023. Il governo dà seguito a una decisione della Corte Costituzionale tedesca del 2016
Il governo di Berlino ha approvato un provvedimento che prevede risarcimenti per le imprese che operano nel settore dell’energia e che hanno subito perdite in conseguenza della decisione annunciata dalla cancelliera Angela Merkel nel 2011, dopo il disastro di Fukushima, di uscire gradualmente dal nucleare.
A BENEFICIARNE SARANNO RWE E VATTENFALL
Il governo ha confermato che due società operanti in Germania – vale a dire RWE e Vattenfall – abbiano diritto a percepire un indennizzo per gli accordi relativi agli investimenti e alla produzione nucleare di fatto cassati con la decisione dell’esecutivo. Per fare ciò, Berlino ha modificato la legge sull’uscita a tappe dal nucleare emendandola sulla base di una decisione della Corte Costituzionale tedesca, che nel 2016 aveva riconosciuto alle aziende del settore, il diritto ad avere un ristoro per le perdite derivanti dall’abbandono del nucleare nel paese.
ANCORA INCERTO L’AMMONTARE DELLE COMPENSAZIONI MA NON DOVREBBE SUPERARE IL MILIARDO DI EURO
L’esatto ammontare degli indennizzi non è stato reso noto e secondo il governo tedesco dipenderà dall’andamento dei prezzi dell’energia nel paese. La somma esatta verrà stabilita, quindi, nel 2023, quando si conosceranno con esattezza i costi che dovranno sostenere le imprese energetiche e l’ultimo impianto nucleare verrà dismesso. Il ministero tedesco dell’Ambiente ha comunque dichiarato in passato che i pagamenti per le due società “non avrebbero superato l’importo del miliardo di euro, e sarebbero stati più probabilmente collocati nella fascia alta a tre cifre (in milioni di euro)”, ha ricordato Deutsche Welle.