la quotazione dovrebbe riguardare almeno il 30% del Capitale sociale per un valore complessivo dei 2I Rete Gas che dovrebbe raggiungere i 5 miliardi di euro
Arrivano nuovi dettagli sulla quotazione in Borsa di 2i Rete Gas, il secondo distributore italiano di gas. Dopo aver selezionato cinque banche come coordinatori globali per gestire l’offerta pubblica iniziale (IPO) -, Unicredit, Intesa Sanpaolo IMI e BNP Paribas che si sono aggiunte a Goldman Sachs – l’obiettivo a cui punta l’azienda è quello di collocare “circa 600 milioni di euro di azioni”, secondo quanto riferisce Reuters. L’Ipo di 2i Rete Gas dovrebbe rappresentare, così, la più grande offerta pubblica iniziale dell’ultimo anno in Italia.
QUOTAZIONE PER IL 30% DEL CAPITALE SOCIALE
Sempre secondo Reuters, la quotazione dovrebbe riguardare almeno il 30% del Capitale sociale, mentre l’azienda nel suo complesso raggiungerebbe una quotazione complessiva – debito compreso – pari a 5 miliardi di euro, anche se i piani potrebbero modificarsi da qui all’autunno quando, in base alle indiscrezioni, dovrebbe avvenire lo sbarco ufficiale a Piazza Affari. L’attuale volatilità dei mercati finanziari non consente infatti di accelerare i preparativi, basti vedere quanto accaduto ad altre aziende del settore energetico che hanno rinviato già più volte la quotazione.
CHI CONTROLLA L’AZIENDA
2i Rete Gas è il secondo distributore di gas italiano dopo Italgas (anche se in quest’ultima ha attività legate non solo alla distribuzione gas ma anche nei settori idrico e dell’efficienza energetica) e serve 4,9 milioni di clienti attraverso una rete di 72.000 km. Nel 2022 ha generato 731,6 milioni di euro di ricavi e 502,5 milioni di euro di EBITDA. L’azienda è controllata dal fondo infrastrutturale italiano F2i con una quota del 64%. Il fondo pensione olandese APG e il gruppo di buyout Ardian detengono insieme il restante 36,1%.