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Agenda Camera e Senato

Il Dl bollette ottiene il via libera della Camera e passa al Senato. Il testo del provvedimento

I rilievi del Quirinale avevano puntato l’indice su quattro norme “non omogenee” al testo del Dl Bollette che rischiava di essere un contenitore “omnibus”

Dopo essere arrivato lo stop al Dl Bollette in Aula della Camera dove era in corso l’esame del decreto, è arrivata la fiducia del governo al provvedimento e ieri sera il via libera dell’Aula della Camera con 158 voti favorevoli, 71 contrari e 6 astenuti. Il provvedimento passa ora al Senato per l’approvazione definitiva.

Ma procediamo con ordine sui problemi per il via libera: dopo la sospensione della seduta richiesta per una riunione del Comitato dei Nove per risolvere alcune criticità emerse, è stato lo stesso presidente della commissione Affari sociali della Camera Ugo Cappellacci (Fi) a chiedere un rinvio in commissione per il provvedimento. Le ragioni? Quattro norme “non omogenee” spiegava La Repubblica.

L’INDICAZIONE DEL QUIRINALE

“Perché l’indicazione che il Quirinale avrebbe recapitato nelle scorse ore al governo, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, è chiara: le norme in questione, inserite durante l’esame del disegno di legge di conversione da parte delle commissioni Bilancio e Affari sociali, cozzano con lo spirito del provvedimento. Non sono ‘omogenee’. Di fatto lo fanno diventare un contenitore ‘omnibus’. Una valutazione, quella del Colle, che viene rimandata alla presidenza della Camera, titolare delle decisioni sullo stralcio. E che il Parlamento recepisce: le norme saranno cancellate.”

COSA RIGUARDAVANO LE NORME SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

“Le norme riguardano le visite parlamentari nelle carceri senza preavviso, il ruolo di Assoprevidenza a supporto degli investimenti dei fondi pensione nella capitalizzazione delle pmi, il Polo didattico dedicato alle vittime di Marcinelle, una misura sul payback dei dispositivi medici per un’esenzione in favore dell’Emilia-Romagna. Fin qui i rilievi del Colle. Su un’altra modifica, introdotta sempre attraverso gli emendamenti parlamentari, c’è invece un problema di coperture: riguarda le assunzioni negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs)”, sottolineava il sito del quotidiano romano.

IL TESTO IN BREVE

Il provvedimento prevede interventi complessivi per oltre 4,8 miliardi, di cui circa 3,57 per il pacchetto di interventi contro il caro energia, 1,085 miliardi per il contributo statale sul payback per lo sforamento della spesa sanitaria per l’acquisto i dispositivi medici e 170 milioni per i maggiori costi previsti per il potenziamenti dei pronto soccorso e dei servizi di emergenza.

La parte energia prevede il bonus sociale per l’elettricità e il gas anche per il secondo semestre
del 2023, riconosciuto ai nuclei economicamente svantaggiati e ai cittadini in gravi condizioni di salute. Le agevolazioni sono rideterminate dall’Arera tenendo conto dell’effettivo utilizzo della misura nell’anno 2022. Il settore del gas potrà continuare ad usufruire dell’Iva al 5% con lo sconto che si estende anche al teleriscaldamento.

Per ill periodo aprile-maggio-giugno è prorogato inoltre l’azzeramento degli oneri di sistema per il gas, mentre per i clienti domestici che non rientrano nel bonus sociale, a decorrere dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023 è riconosciuto un contributo mensile, erogato in quota fissa e differenziato per zone climatiche, qualora il prezzo del gas superi specifiche soglie.

Infine viene prorogato per il secondo trimestre del 2023 il credito di imposta (utilizzabile solo in compensazione) a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas.

IL PROVVEDIMENTO

IL DOSSIER DEL DIPARTIMENTO FINANZE

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