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I timori della Francia sull’idrogeno ritardano l’approvazione della direttiva Ue aggiornata sulle energie rinnovabili

Mercoledì scorso gli ambasciatori Ue avrebbero dovuto approvare un accordo provvisorio che aumenta dal 32% al 42,5% l’obiettivo Ue al 2030 per la quota di consumi finali di energia elettrica che dovranno essere coperti da fonti rinnovabili

La Francia vuole maggiori garanzie su come raggiungere gli obiettivi 2030 per le rinnovabili e l’idrogeno nella direttiva aggiornata sulle energie rinnovabili, in modo da mantenere l’industria in Europa, secondo una fonte francese.

IL NUOVO OBIETTIVO UE SULLE ENERGIE RINNOVABILI

Mercoledì scorso gli ambasciatori Ue avrebbero dovuto approvare formalmente un accordo provvisorio, raggiunto con il Parlamento europeo a marzo, che aumenta dal 32% al 42,5% l’obiettivo Ue al 2030 per la quota di consumi finali di energia elettrica che dovranno essere coperti da fonti rinnovabili.

Questo accordo riconosceva già gli interessi della Francia, consentendo ai Paesi dotati di energia nucleare una certa flessibilità nel soddisfare il sotto-obiettivo della direttiva, secondo cui il 42% dell’idrogeno nell’industria entro il 2030 (e il 60% entro il 2035) dovrà provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica (renewable fuels of non-biological origin – RFNBO).

I TIMORI SULLA DELOCALIZZAZIONE DELL’INDUSTRIA

I governi nazionali saranno autorizzati a ridurre questi obiettivi secondari del 20%, se la loro quota di idrogeno da combustibili fossili nel 2030 sarà inferiore al 23% e al 20% nel 2035, e se raggiungeranno il loro contributo previsto agli obiettivi generali Ue in materia di rinnovabili.

“La transizione a basse emissioni di carbonio dev’essere un’opportunità per la reindustrializzazione dell’Europa, non deve comportare il trasferimento in Paesi con emissioni più elevate e con requisiti ambientali inferiori”, ha affermato la fonte francese.

La presidenza svedese dell’Unione europea – che sino a fine giugno guiderà i dibattiti politici del Consiglio dei ministri Ue  – secondo una fonte diplomatica Ue ha deciso di annullare il voto di mercoledì per consentire delle ulteriori discussioni sul testo. La fonte ha detto che non c’è ancora una nuova data per la votazione.

UN TESTO DA APPROVARE “MOLTO RAPIDAMENTE”

La fonte francese ha affermato che l’obiettivo è approvare un testo emendato “molto rapidamente”, prima della fine del mandato della presidenza svedese dell’Unione europea.

L’approvazione di testi già concordati informalmente con il Parlamento europeo solitamente è una formalità, senza ulteriori modifiche. La fonte diplomatica ha spiegato che spetterà alla presidenza decidere cosa fare, se gli ambasciatori Ue non riusciranno ad approvare il testo.

Se gli ambasciatori Ue approveranno il testo, quest’ultimo dovrà ricevere l’ok del Parlamento e del Consiglio dei Ministri che rappresentano i governi nazionali. La direttiva diventerà vincolante dopo essere stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Successivamente, ogni governo Ue dovrà recepirla nella propria normativa nazionale.

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